Terremoto in Giappone, Google aiuta le ricerche dei dispersi

Terremoto in Giappone, Google aiuta le ricerche dei dispersi

BigG ha attivato una bacheca pubblica per cercare e fornire informazioni sulle persone coinvolte dal sisma e dallo tsunami. Disponibile in due lingue, conta già migliaia di segnalazioni
BigG ha attivato una bacheca pubblica per cercare e fornire informazioni sulle persone coinvolte dal sisma e dallo tsunami. Disponibile in due lingue, conta già migliaia di segnalazioni

A seguito del terremoto d’intensità devastante (8,9 sulla scala Richter) che ha investito stamane il Giappone nord-orientale, e dello tsunami di dieci metri che si è abbattuto sul Sendai e le altre coste sul Pacifico, Google ha lanciato una sorta di mini motore di ricerca per aiutare le persone coinvolte dal sisma : Person Finder .

Non è la prima volta che Google offre i propri servizi in casi di disastri naturali. È successo anche l’anno scorso in Cile, quando il motore di ricerca aveva predisposto lo stesso strumento, utilizzato anche per la catastrofe di Haiti, per aiutare a localizzare le persone care colpite dal terremoto.

Anche in questo caso Google Person Finder permette alle persone di cercare i propri familiari, amici e conoscenti e al tempo stesso di poter aggiornare in tempo reale sulla situazione attuale del Giappone . Il sisma, fra i dieci più violenti degli ultimi 150 anni, ha causato fino a questo momento almeno 30 morti e decine di dispersi, ma il bilancio è ancora provvisorio.

Il Google Person Finder in tali occasioni si è dimostrato uno strumento molto semplice e utile per il ritrovamento dei dispersi , per chiedere il soccorso per i feriti, per avere informazioni in tempo reale sui danni nelle zone colpite. Una volta collegati al sito basterà inserire il nome della persona che si sta cercando e comparirà un elenco di messaggi attraverso i quali sarà possibile approfondire la ricerca o fornire informazioni ulteriori. Uno strumento ad hoc che permette il collegamento diretto tra persone per reagire alla tensione di queste ore.

Il servizio è stato attivato subito dopo le scosse del terremoto ed è stato reso disponibile sia in lingua inglese che in lingua giapponese. In pochissime ore sono già centinaia i messaggi di conforto, di ricerca e di soccorso presenti sulla bacheca del Person Finder. Attualmente il conto delle segnalazioni sfiora quota 6mila.

Inoltre, per tentare di implementare le ricerche, Google ha predisposto che il servizio potrà essere ospitato su qualsiasi altro sito o social network ritenuto utile.

Raffaella Gargiulo

Link copiato negli appunti

Ti potrebbe interessare

Pubblicato il
11 mar 2011
Link copiato negli appunti