È sempre difficile decifrare i risultati fiscali dei primi mesi dell’anno, perché il confronto col precedente trimestre natalizio è per forza di cosa impari. Nel caso specifico di Apple, il secondo trimestre fiscale del 2011 (che si è concluso il 26 marzo) offre ulteriori livelli di interpretazione, perché si è trattato del trimestre che ha visto l’entrata in scena di iPhone CDMA (per la rete Verizon) e la lunga attesa per iPad 2 .
Partiamo dai numeri più generali: il fatturato non è da record assoluto perché è leggermente inferiore (per l’appunto) a quello relativo alle vendite di Natale, ma è comunque da record se parliamo di secondo trimestre fiscale. Con 24,667 miliardi di dollari (e un utile che sfiora i 6 miliardi), la crescita rispetto allo scorso anno è pari all’83 per cento, ma è analizzando i dati singolarmente che si possono fare le considerazioni più interessanti.
I Mac venduti nei primi tre mesi del 2011 sono 3,760 milioni, cifra che rappresenta un considerevole incremento del 28 per cento rispetto agli stessi mesi del 2010, anche se l’incidenza sul fatturato scende dal 27,9 al 20,1 per cento. Quest’ultima considerazione è abbastanza scontata se consideriamo che lo scorso anno non c’erano né iPad né iPhone di Verizon a fare cassa, ma prima di passare al dettaglio di questi dispositivi vorrei evidenziare un’altra differenza rispetto alla situazione di un anno fa: a inizio 2010 i desktop realizzavano poco meno del 40 per cento di tutti i Mac venduti, mentre oggi sono poco più del 25. Questo significa che i 3/4 dei computer venduti da Apple sono portatili, uno sbilanciamento che finora non si era mai spinto su questi livelli anche se i dati possono essere viziati dal fatto che la linea dei MacBook Pro è stata recentemente aggiornata, mentre la nuova versione degli iMac è attesa a breve: il prossimo trimestre potrebbe vedere una leggera ripresa dei desktop.
I dati più interessanti arrivano però, come preannunciato, da iPhone e iPad. L’effetto Verizon è evidente visto che iPhone ha venduto 18,647 milioni di unità, più del doppio rispetto allo scorso anno (+113 per cento) e il 15 per cento in più anche rispetto al trimestre natalizio (unico dispositivo a segnare una crescita nel confronto con gli ultimi mesi del 2010). Per chi si diletta ad analizzare il cambiamento delle strategie aziendali di Cupertino, vale la pena evidenziare che, con i suoi 12,298 milioni di fatturato, iPhone realizza praticamente il 50 per cento del fatturato di Apple. Direttamente legata ad iPhone e al mondo iOS, l’altra voce in costante crescita (+23 per cento rispetto allo scorso anno e +14 rispetto al trimestre precedente) è il fatturato che deriva da iTunes Store e che costituisce il 6,6 per cento del totale.
Ma arriviamo al dato più controverso, quello di iPad. Con i suoi 4,694 milioni di unità vendute, iPad non delude ma nemmeno entusiasma e il confronto con lo scorso anno non è fattibile perché il primo modello fu messo in vendita il 3 aprile del 2010. Considerate le alte vendite di Natale e l’inevitabile rallentamento causato dall’ attesa per iPad 2 , il dato va comunque visto in modo positivo, e pare che anche gli investitori siano di questo parere: il titolo AAPL ha chiuso la giornata di ieri con un +1,35 per cento ma nelle contrattazioni After Hours , dopo la presentazione dei risultati, il valore è salito di un altro 4 per cento. Al di là delle aspettative di Wall Street, i dati ci dicono che iPad, con 2,836 milioni di dollari, rappresenta l’11,5 per cento del fatturato totale di Apple.
Infine, a corredo di tutti questi numeri, c’è un altro documento di Apple che ci permette di fare un’ulteriore considerazione: dalle carte presentate per le accuse contro Samsung emerge che oltre ai 108 milioni di iPhone (dato ricavabile sommando le vendite dal 2007 ad oggi) e ai 19 milioni di iPad, Apple ha venduto anche 60 milioni di iPod Touch: dato che finora non era mai stato evidenziato in modo ufficiale (anche se si potevano fare delle stime in relazione alle statistiche di accesso al web). Sommando il tutto non si arriva molto lontani dai 200 milioni di dispositivi con iOS, e se si ipotizza che una prossima versione di Apple-TV potrebbe far girare applicazioni scaricate da App Store (ipotesi non troppo fantasiosa ) diventa evidente che l’importanza di iOS va ben al di là del confronto che solitamente viene fatto considerando solamente gli smartphone.
Domenico Galimberti
blog puce72
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