Iran: attaccati da Stars, il figlio di Stuxnet

Iran: attaccati da Stars, il figlio di Stuxnet

Gli ufficiali iraniani rivelano: un nuovo virus diretto verso le infrastrutture del paese è stato individuato. La denuncia è parca di dettagli, mentre gli esperti internazionali storcono il naso dubbiosi
Gli ufficiali iraniani rivelano: un nuovo virus diretto verso le infrastrutture del paese è stato individuato. La denuncia è parca di dettagli, mentre gli esperti internazionali storcono il naso dubbiosi

Le infrastrutture informatiche iraniane vittime di un cyber-attacco conosciuto col nome in codice “Stars”. Dopo l’ affaire Stuxnet e la relativa girandola di speculazioni, accuse e controaccuse , il paese mediorientale sarebbe stato di nuovo “bombardato” da una cyber-arma al soldo di potenze nemiche, un attacco ben diretto ma dai contorni alquanto sfumati. E sin qui non confermati da osservatori terzi.

Stars sarebbe il secondo worm a prendere di mira specifici sistemi informatici iraniani nel giro di pochi mesi , dicono gli ufficiali, una continuazione della presunta cyber-guerra perpetrata nei confronti dell’Iran dopo l’attacco distruttivo di Stuxnet alle centrifughe impiegate nel programma nucleare del paese.

“Certe caratteristiche del worm Stars sono state identificate – dicono le autorità iraniane – inclusa la compatibilità con i sistemi colpiti”. L’attacco Stars sarebbe insomma una quasi-derivazione diretta della complessa operazione Stuxnet, anche se la scarsità di dettagli forniti dall’Iran non permette di formulare ipotesi specifiche a riguardo.

A rendere ancora più dubbia la nuova “storiella” telematica raccontata dall’Iran è l’impossibilità, per gli esperti di sicurezza internazionali, di verificare le accuse di cyber-attacco per mancanza oggettiva di sample analizzabili del malware in oggetto.

La statunitense McAfee dice di non saperne assolutamente niente , mentre la finlandese F-Secure dubita della reale “novità” di Stars e ipotizza che gli “esperti” iraniani abbiamo semplicemente individuato un “comune worm per Windows”. Nulla a che vedere con un cyber-attacco mirato, a ogni modo.

Alfonso Maruccia

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Pubblicato il 26 apr 2011
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