Perché continuare a spendere soldi nelle classiche batterie, quando i gadget potrebbero essere alimentati a mosche, zanzare ed altri insetti volanti?
Incredibile? Eppure, il designer James Auger ha inventato un orologio alimentato a mosche. Il funzionamento è davvero semplice: gli insetti rimangono intrappolati su un rotolo di carta moschicida, che grazie a due rulli trasporta la vittima verso una lama. Da qui, le parti dell’ignaro volatile passano in una cella a combustibile microbiologica .
La cella è stata fornita da Chris Melhuish e dai suoi colleghi del Bristol Robotics Lab, che hanno usato proprio questo sistema per alimentare un robot: solo otto mosche morte permettono al robot un’autonomia di circa 12 giorni.
Il designer ha detto di essersi ispirato alla natura e alle piante carnivore, che acquisiscono i nutrimenti necessari alla propria sopravvivenza dagli animali digeriti, sopperendo così alla mancanza di azoto nel terreno o all’alta acidità dell’ambiente in cui crescono.
Chissà se gli insetticidi del futuro scandiranno lo scorrere del tempo…
(via Cosmic Log )