Mozilla è seriamente intenzionata a detenere la sua forte leadership tecnologica in Indonesia, e per assicurarsi un duraturo successo recluta volontari in cerca di idee nuove con cui rendere Firefox un browser ancora più aderente alle esigenze informatiche dei netizen locali.
Forte del suo 75-80% di market share nel mercato indonesiano dei browser – contro il 30% a livello globale – la casa del panda rosso ha istruito i gruppi comunitari Mozilla presenti in otto città affinché convochino 1.000 esperti hi-tech ciascuno.
Quegli stessi esperti verranno poi coinvolti in sessioni di brainstorming atti a trovare nuove idee per aumentare ulteriormente il livello di localizzazione – nel senso più ampio del termine – di Firefox in Indonesia. Tra le idee già formulate per l’iniziativa c’è quella di estendere ulteriormente il supporto linguistico dell’area, oppure quella di dare vita a nuovi componenti aggiuntivi rispondenti alle esigenze degli utenti locali.
Mozilla dice di non avere le idee chiare sul perché il suo browser abbia avuto tanto successo in Indonesia, e le sessioni di brainstorming appena istituite serviranno anche a indagare più a fondo nei perché – superiorità tecnologica? passaparola tra utenti tecno-consapevoli? – di questo fenomeno.
In attesa di scoprire le origini del successo indonesiano di Firefox, sul versante privacy e sicurezza c’è chi pensa a “piegare” il panda rosso alle esigenze peculiari del progetto Tor : gli sviluppatori del network a cipolla – punta di diamante delle tecnologie per la salvaguardia della privacy online ( PET ) – hanno intenzione di creare una fork del browser Firefox pensata espressamente per l’anonimizzazione della navigazione web e creata a partire da esigenze di semplicità d’uso.
Alfonso Maruccia