UK, le forze della natura contro il WiFi?

UK, le forze della natura contro il WiFi?

Gli sconvolgimenti climatici arriverebbero a compromettere le principali infrastrutture di rete in terra britannica. Il governo di Londra dovrebbe intervenire con una manovra preventiva da 200 miliardi di sterline
Gli sconvolgimenti climatici arriverebbero a compromettere le principali infrastrutture di rete in terra britannica. Il governo di Londra dovrebbe intervenire con una manovra preventiva da 200 miliardi di sterline

A lanciare l’allarme è stato un recente studio pubblicato dal Department for Environment Food and Rural Affairs : il governo britannico dovrà spendere circa 200 miliardi di sterline per migliorare le sue infrastrutture di rete nei prossimi cinque anni . Un investimento enorme quanto necessario, per proteggere le principali arterie di comunicazione dai sempre più imprevedibili sconvolgimenti climatici.

Temperature in costante aumento, tempeste improvvise, estati generalmente più aride . Sono questi alcuni dei fenomeni atmosferici che potrebbero mettere in ginocchio le infrastrutture d’Albione, in particolare quelle legate ai network WiFi. Il segretario di stato Caroline Spelman ha infatti sottolineato come temperature più torride possano ridurre sensibilmente il raggio d’azione delle comunicazioni senza fili.

A rischio sarebbero anche i vari cavi sotterranei, minacciati da avvallamenti e più in generale da inverni piovosi. Improvvise tempeste potrebbero inoltre compromettere la stessa stabilità del segnale WiFi . Le autorità di Londra dovrebbero perciò intervenire al più presto per evitare situazioni d’emergenza legate al malfunzionamento delle infrastrutture di comunicazione.

Ma i network WiFi non sarebbero certo le uniche infrastrutture a correre seri rischi dagli sconvolgimenti climatici. Il Regno Unito dovrebbe così investire per ammodernare una serie fondamentale di arterie, a partire da binari ferroviari più resistenti al caldo. Il report britannico ha davvero stilato tutti i possibili rischi: anche dalla normale crescita delle piante dipenderebbe la piena trasmissione dei vari segnali radio.

Mauro Vecchio

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Pubblicato il
10 mag 2011
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