I pirati italiani fatturano 4,2 mld

I pirati italiani fatturano 4,2 mld

Lo sostiene l'ultima ricerca sulla pirateria nostrana voluta dalla Camera di commercio americana in Italia e realizzata da KPGM. Una valutazione del mercato nero
Lo sostiene l'ultima ricerca sulla pirateria nostrana voluta dalla Camera di commercio americana in Italia e realizzata da KPGM. Una valutazione del mercato nero


Milano – 4,2 miliardi di euro. Questo il fatturato dell’industria della pirateria sul software, sulla musica e sull’audiovisivo raggiunto nel 2001 e probabilmente, da allora, superato.

A stabilirlo è il primo studio che valuta l’impatto economico del mercato nero della pirateria, “La contraffazione in Italia”, un rapporto realizzato da KPMG per conto dell’American Chamber of Commerce in Italy e redatto con la collaborazione delle principali associazioni di categoria della produzione italiana.

Nel solo 2001, secondo lo studio, ad un fatturato di 4,2 miliardi di euro corrispondeva un’evasione di IVA da 1,5 miliardi di euro.

Secondo gli esperti intervenuti alla presentazione del rapporto a Milano, in Italia il fenomeno della pirateria musicale copre il 27% del mercato globale con un fatturato di oltre 120 di milioni di euro, in gran parte gestito dal crimine organizzato, “come peraltro dimostrato da recenti dichiarazioni rilasciate da indagati in alcuni processi penali in corso”. Nel solo anno 2002 sono stati sequestrati oltre 2,1 milioni di CD masterizzati e oltre 700 impianti di masterizzazione. Sono stati oltre 3.000 gli individui denunciati o arrestati per violazione della legge sul diritto d’autore.

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Pubblicato il
18 giu 2003
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