Google, Bing e Yahoo!: un solo Schema

Google, Bing e Yahoo!: un solo Schema

I tre grandi motori di ricerca collaborano per la standardizzazione di nuovi tag HTML per siti web. L'obiettivo, dice il sito del progetto, è facilitare l'accesso alle informazioni e la comunicazione tra search engine e sviluppatori
I tre grandi motori di ricerca collaborano per la standardizzazione di nuovi tag HTML per siti web. L'obiettivo, dice il sito del progetto, è facilitare l'accesso alle informazioni e la comunicazione tra search engine e sviluppatori

Si chiama Schema.org ed è il nuovo sforzo congiunto di standardizzazione attivato da Bing, Yahoo! e Google. Obiettivo finale è promuovere la creazione e lo sviluppo di nuovi tag HTML “universali”, capaci di rendere la vita più facile sia agli sviluppatori di siti web che ai motori di ricerca deputati alla loro indicizzazione.

Schema.org è o ambisce a essere “una risorsa tutto-compreso per webmaster alla ricerca di markup da aggiungere alle loro pagine”, un portale dove è possibile informarsi sui tag ideali con cui catalogare ogni genere di contenuto presente sul web – dai film alle location di interesse passando per tutto il resto.

Il nuovo portale nasce dalla sforzo delle tre corporation per la promozione di meccanismi di accesso universali ai dati strutturati, informazioni generalmente presenti in rete sotto forma di database centralizzati e che nel processo di conversione al codice HTML standard “perdono” quelle caratteristiche che dovrebbero aiutare i search engine a meglio catalogare i contenuti .

“Molte applicazioni, soprattutto i motori di ricerca – si legge sul sito del nuovo progetto congiunto di Yahoo!, Microsoft e Google – possono beneficiare grandemente dall’accesso diretto a questi dati strutturati. Il markup su pagina permette ai motori di ricerca di riconoscere le informazioni sulle pagine web e di fornire risultati di ricerca più ricchi in modo da rendere più facile agli utenti la scoperta di informazioni rilevanti sul web”.

E non solo di motori di ricerca si parla, visto che una iniziativa come schema.org potrebbe “permettere a nuovi tool e applicazioni di servirsi della struttura” di markup proposta dai tre big della rete.

Alfonso Maruccia

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Pubblicato il
6 giu 2011
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