MI6 mette un tortino nei cannoni di Al-Qaeda

MI6 mette un tortino nei cannoni di Al-Qaeda

Un'offensiva condotta dai servizi segreti britannici ha sostituito un documento di 70 pagine sulla fabbricazione casalinga delle bombe con un delizioso ricettario. Ordigni esplosivi decisamente più calorici per la rete del terrore
Un'offensiva condotta dai servizi segreti britannici ha sostituito un documento di 70 pagine sulla fabbricazione casalinga delle bombe con un delizioso ricettario. Ordigni esplosivi decisamente più calorici per la rete del terrore

Un’insolita offensiva informatica, orchestrata ad arte dai servizi segreti britannici insieme ai vertici del Government Communications Headquarters (GCHQ). Una tempesta di succulenti tortini ha così bombardato il sito ufficiale di una nuova rivista targata Al Qaeda, sfruttata dalla celebre rete terroristica per reclutare ulteriori adepti nella crociata jihadista .

Una sorpresa ha dunque atteso al varco tutti i lettori online del magazine in lingua inglese, contentente un documento scaricabile di circa 70 pagine sulla fabbricazione casalinga dei più svariati ordigni esplosivi. Alcuni hacker assoldati da MI6 sono riusciti a sostituire il documento con la pagina web del ricettario The Best Cupcakes in America , pubblicato per conto dello show di Ellen DeGeneres.

Il nuovo codice inserito dagli hacker britannici non deve aver solleticato il sense of humor dell’organizzazione terroristica: al posto dei suggerimenti per una bomba fatta in casa è comparsa una ricetta per un delizioso tortino al rum . Il periodo preciso dell’attacco non pare chiaro. Al Qaeda sembra riuscita a ripristinare il documento solo dopo due settimane , rimanendo comunque sotto tiro.

Stando ad un recente articolo del quotidiano britannico The Telegraph , una simile operazione di disturbo sarebbe stata programmata anche dai vertici del Pentagono. Il governo di Washington avrebbe però bloccato tutto per poter sfruttare al meglio le informazioni contenute nella rivista online . I servizi segreti d’Albione hanno invece oscurato vari articoli firmati da Osama Bin Laden e un editoriale sugli scopi più nobili della Jihad.

Mauro Vecchio

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Pubblicato il
6 giu 2011
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