Più di 24mila pagine, racchiuse in numerosi pacchi per un peso complessivo di quasi 115 chilogrammi . È il frutto di quasi due anni di corrispondenze ufficiali, tenute dall’ex-governatore dell’Alaska Sarah Palin a mezzo posta elettronica.
Una media di circa 40 pagine al giorno, prodotte in formato digitale dall’account ufficiale della stessa Palin . In un periodo che va dal suo insediamento – dicembre 2006 – al settembre 2008, quando l’allora governatore dell’Alaska iniziava la sua battaglia presidenziale al fianco del candidato repubblicano John McCain.
L’immane produzione di missive verrà ora digitalizzata nella sua interezza, in seguito alle richieste di divulgazione in nome della trasparenza della corrispondenza dei candidati alla Casa Bianca. Un’operazione decisamente tardiva, a quasi tre anni dalla sconfitta elettorale del binomio McCain-Palin .
A farsi carico del fardello verboso è stata la società di ricerca Crivella West , che ha già iniziato a pubblicare i primi documenti in collaborazione con il magazine politico Mother Jones e l’organizzazione non profit ProPublica . Era stato proprio Mother Jones a chiedere la pubblicazione circa tre anni fa.
Numerosi quotidiani hanno dunque aperto una serie di live blog per aggiornare i propri lettori sull’andamento della pubblicazione e (ovviamente) dei contenuti dei messaggi di posta elettronica. Le attività di digitalizzazione hanno subito forti ritardi per quella che è stata descritta senza mezzi termini una decisione stupida .
Le autorità dell’Alaska hanno infatti stampato le 24mila pagine elettroniche, creando di fatto un colosso di carta e d’inchiostro. La spesa per la stampa si è aggirata intorno ai 750 dollari , praticamente 3 centesimi per ogni foglio.
Mauro Vecchio