Islanda, una Costituzione in crowdsourcing

Islanda, una Costituzione in crowdsourcing

Presentato in Parlamento un testo per la prima carta costituzionale redatta dai cittadini della Rete. Si parla di economia e neutralità. Mobilitati centinaia di netizen
Presentato in Parlamento un testo per la prima carta costituzionale redatta dai cittadini della Rete. Si parla di economia e neutralità. Mobilitati centinaia di netizen

Una bozza di Costituzione, presentata ai parlamentari d’Islanda da un gruppo di 25 cittadini del web. A collaborare alla sua stesura, centinaia di netizen locali, mobilitati attraverso le principali piattaforme social .

Un passaparola durato mesi, per arrivare ad una versione attesa a lungo in terra islandese. Un vero e proprio testo costituzionale in crowdsourcing , dopo la prima adozione nel lontano 1944, in seguito all’indipendenza.

Il lavoro dei cittadini della Rete è stato lungo, intorno al sito gestito da una commissione di cittadini. Migliaia di idee e proposte, raggruppate su Facebook e piattaforme di video sharing come YouTube .

Particolare attenzione ai nuovi scenari economici del paese, dopo il collasso subito nel 2008 che aveva peraltro rallentato la stesura della nuova carta costituzionale. Ma anche alle tematiche calde della Rete, in particolare quelle legate alla neutralità .

Il testo passerà ora al vaglio del Parlamento islandese, che dovrebbe emettere un verdetto nel corso del prossimo ottobre. Sarebbe la prima Costituzione al mondo realizzata grazie al contributo del cosiddetto popolo del web .

Mauro Vecchio

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Pubblicato il 2 ago 2011
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