Blubster, il P2P che sogna l'anonimato

Blubster, il P2P che sogna l'anonimato

Una piccola software house iberica ha rilasciato una nuova versione del proprio client di file sharing che promette un maggiore anonimato per gli utenti e più velocità in download e ricerca dei file audio
Una piccola software house iberica ha rilasciato una nuova versione del proprio client di file sharing che promette un maggiore anonimato per gli utenti e più velocità in download e ricerca dei file audio


Madrid (Spagna) – “Contrastare gli sforzi della RIAA e della MPAA per erodere la privacy dei consumatori e monopolizzare il controllo del mercato dell’intrattenimento P2P”. È quanto dichiara di voler fare la piccola società spagnola Optisoft con la nuova versione del suo software di file sharing Blubster 2.5, un client che, con alcune analogie a Freenet e ad EarthStation5 , promette di rendere anonimi i propri utenti.

“Poiché Verizon – ha spiegato Optisoft – è stata recentemente costretta dal tribunale a rivelare l’identità dei propri abbonati accusati di pirateria musicale, abbiamo pensato di sviluppare una nuova versione di Blubster che include il supporto ad una nuova rete sicura, decentralizzata e capace di auto assemblarsi e che fornisce agli utenti privacy e anonimato”.

Come nella più classica tradizione dei client P2P, Bluster è focalizzato sulla condivisione e lo scambio di file audio, come MP3 e OGG, non mancando però di integrare funzionalità più avanzate come una chat vocale, una hot list per “scambisti digitali”, un’interfaccia grafica in stile “XP”, l’autoresume dei download, play list e filtri per la ricerca.

Lo sviluppatore di Blubster, Pablo Soto, è anche il creatore della tecnologia P2P, chiamata Manolito, su cui il proprio client si appoggia: questa si basa sulla versione 0.4 di Gnutella e sull’UDP (User datagram Protocol), un protocollo di Internet che non richiedendo il collegamento diretto fra mittente e ricevente garantisce, secondo Soto, un maggiore anonimato. Soto afferma poi che, rispetto al TCP/IP, l’UDP ha anche il vantaggio di essere più veloce. Questo protocollo, come alcuni ricorderanno, è anche alla base del network P2P di EarthStation5.

Il creatore di Blubster afferma poi che Manolito “offre una scalabilità innata” grazie ai “gateway”, una sorta di supernode che mantengono in piedi la rete anche nel caso in cui alcuni server smettano di funzionare.

A differenza di ambienti complessi come Freenet o EarthStation5, Blubster non utilizza alcun meccanismo crittografico per proteggere i dati che vengono trasmessi sul network P2P. Soto sostiene che “ad ingarbugliare abbastanza le cose per gli spioni” ci pensa il protocollo UDP e il sistema di download di Manolito, un connubio che secondo lo sviluppatore “rende praticamente impossibile per chiunque risalire alla fonte di un file”.

Blubster è gratuito, ma si appoggia sul noto sistema di ad-ware Gator Advertising and Information Network (GAIN). Secondo Optisoft, il software viene già utilizzato da oltre 100.000 utenti in tutto il mondo.

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Pubblicato il
2 lug 2003
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