Il tecnocontrollo parte da una foto

Il tecnocontrollo parte da una foto

Un ricercatore di un'università statunitense sostiene di riuscire a recuperare online informazioni sensibili su una persona partendo da una foto scattata con uno smartphone
Un ricercatore di un'università statunitense sostiene di riuscire a recuperare online informazioni sensibili su una persona partendo da una foto scattata con uno smartphone

Alessandro Acquisti, professore presso la Carnegie Mellon University , ha sviluppato una nuova tecnica in grado di scovare online informazioni sensibili e personali di chiunque a partire da una semplice fotografia – magari scattata “live” con uno smartphone.

Alla base c’è la tecnologia di riconoscimento facciale e il raffronto delle foto postate dagli utenti su Facebook – presumibilmente corrispondenti al vero – con immagini presenti in altri database come quelli di un sito di appuntamenti.

Una volta verificata l’identità dell’utente, il sistema ideato da Acquisti – e in via di presentazione in occasione della conferenza Black Hat di questa settimana – passa a confrontare tale identità con le immagini dei database online pubblicamente accessibili.

Il risultato, dice il ricercatore, è la capacità effettiva di carpire ogni genere di informazione sensibile sull’utente incluso il social security number , gli interessi personali, gli orientamenti sessuali, lo stato delle finanze personali e via elencando.

Acquisti ammette che la tecnica è tutto fuorché priva di falle, nondimeno il ricercatore mette in guardia da un futuro (molto) prossimo in cui il riconoscimento facciale e i database online forniranno strumenti di tecnocontrollo dalle capacità mai sperimentate prima.

Alfonso Maruccia

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Pubblicato il
3 ago 2011
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