In principio era il clamoroso autogol nella porta difesa da Wikileaks: quasi 2 Gigabyte di cablo diplomatici trovati privi di omissioni , che hanno messo a repentaglio la sicurezza delle varie fonti d’informazione legate al celebre sito delle soffiate. Un comunicato diramato dalla stessa piattaforma di Julian Assange ha ora puntato il dito contro il quotidiano britannico The Guardian .
Tutta colpa di un misterioso giornalista d’Albione, che avrebbe violato i termini di un accordo tra lo stesso Wikileaks e l’ editor-in-chief del Guardian Alan Rusbridger. Con “un atto di grossolana negligenza”, il giornalista avrebbe diramato le password per accedere al mastodontico archivio di cablo . I rappresentanti del sito di Assange hanno intenzione di avviare una causa legale.
Accuse rispedite al mittente da parte dello stesso quotidiano britannico, che ha sottolineato come nessuno fosse a conoscenza dell’esatta locazione dei file . Secondo il comunicato diramato dal Guardian , la password – peraltro fornita da Wikileaks nello scorso febbraio – sarebbe stata temporanea, ovvero da modificare nel giro di qualche ora .
Tempi durissimi per Wikileaks, nel frattempo vittima di un’ondata di cyberattacchi che ha messo KO il sito e reso inaccessibili i vari cablo diplomatici . Un sito mirror – cablegatesearch.net – è stato subito messo a disposizione degli utenti per aggirare i disservizi. Non è tuttora chiaro chi possa esserci dietro l’offensiva informatica.
Mauro Vecchio