Attraverso un post apparso sulla pagina Facebook di Vasco Rossi, il suo Ufficio Stampa ha precisato che il cantautore non ha mai chiesto la chiusura del sito Nonciclopedia, ma solo agito contro quella che riteneva una forma di diffamazione e non di satira .
Mentre su Twitter l’hashtag #vascomerda , creato per criticare il cantautore, continua a crescere e domina incontrastato i trending topic italiani (risuonando anche tra i cinguettii internazionali), nella nota la portavoce Tania Sachs giustifica la misura intrapresa contro il sito Nonciclopedia con il fatto che esso si era distinto per “insulti quotidiani e gratuiti, insulti a tempo perso e senza alcun motivo” nei confronti del Blasco.
Nella nota si legge inoltre che è stato il magistrato che ha preso in carico la denuncia a rilevare gli elementi di reato di diffamazione e i gestori del sito a decidere autonomamente per la chiusura “perché – si afferma – si sono evidentemente accorti di essere nel torto”.
Più chiarezza sulla vicenda si può fare leggendo quello che i ragazzi di Nonciclopedia avevano scritto sul cantautore, cosa che è possibile fare grazie al pdf della pagina originale rimossa ad agosto e ripescato dalla Wayback Machine (per gentile concessione di @aleblackbird ). ( C.T. )