Find my friend , un servizio che consente di seguire la posizione dei propri cari, conferma le aspettative dimostrandosi uno strumento di tracciamento utilizzabile per controllare adolescenti irrequieti e amanti infedeli.
Thomas Metz, questo il nome che almeno impiega sul forum su cui ha raccontato la vicenda, ha postato a prova del suo racconto le schermate del suo iPhone: quella dei messaggi in cui la moglie gli diceva di essere arrivata a casa di una sua amica (sulla dodicesima strada) e la controprova costituita dalla mappa di Find my friend che la individuava invece sulla sessantacinquesima.
L’uomo ha raccontato di aver comprato all’amorevole mogliettina il nuovo iPhone 4S e di averle installato, a sua insaputa, l’applicazione Find my friend : se la vicenda finirà davanti ad un tribunale la questione dovrà dunque essere vista dal giudice alla luce, oltre che delle leggi sul divorzio, della normativa sulla privacy e dei casi in cui il tracciamento è consentito.
Per il momento, tuttavia, l’uomo ha ringraziato Apple, affermando che userà le schermate come prove in tribunale cercando di strappare i soldi alla ricca moglie.
Certo, la storia potrebbe anche rivelarsi una geniale macchinazione di un burlone, si presterebbe a maliziosi giochi di parole anche il nome della zona dove riferisce di essere la moglie ( meat packing ), tuttavia sia sul forum che sui diversi siti che hanno trattato la storia, si è aperto un interessante dibattito sulla liceità delle forme di tracciamento tra privati cittadini , sulle tutele garantite dalla privacy e sulle possibilità di installare applicazioni come Find my friend anche su un proprio dispositivo poi affidato ad un’altra persona. Nonché sulle stesse questioni, morali e legali, applicate alle dinamiche di coppia.
Claudio Tamburrino