Doveva rilanciare le ambizioni della Russia nell’esplorazione dello spazio, e invece la missione Fobos-Grunt sembra essere destinata a concludersi con un epilogo che sa di fallimento e di speranze interrotte. I tentativi di Roscosmos di comunicare con la sonda non hanno avuto esito, e il tempo disponibile per nuovi sforzi sembra volgere al termine.
Indirizzata verso il satellite roccioso di Marte noto come Phobos, la sonda si è “persa” in orbita intorno alla Terra subito dopo il lancio: gli scienziati dell’agenzia spaziale russa hanno provato a contattarla istruendola con nuovi ordini durante i molteplici passaggi nei punti di comunicazione presenti sulla superficie, ma ogni tentativo si è rivelato inutile.
Le batterie presenti a bordo della sonda forniscono a Roscosmos margini di manovra estremamente limitati: alcune stime parlano di pochissime ore ancora a disposizione degli scienziati per contattare la sonda e accendere i booster che la portino fuori atmosfera verso la sua destinazione naturale.
Il destino di Fobos-Grunt potrebbe insomma essere il fatale ritorno nell’atmosfera terrestre entro i primi giorni di dicembre, e a quel punto assieme al milione abbondante di rubli che è costata la sonda potrebbero andare in pezzi anche le ambizioni e il prestigio residuo di Roscosmos.
In attesa di conoscere il destino di Fobos-Grunt, dall’altra parte dell’Atlantico la NASA completa i preparativi per l’avvio della sua nuova missione marziana: Mars Science Laboratory , il rover ripieno di strumentazione scientifica anche noto con il nomignolo informale di Curiosity , è atteso al lancio entro il 25 novembre. Obiettivo: bissare lo strepitoso successo della coppia Spirit+Opportunity e scoprire la vita. Se vita esiste o è mai esistita sul Pianeta Rosso.
Alfonso Maruccia