Censura iraniana su Battlefield 3

Censura iraniana su Battlefield 3

Le autorità del paese mediorientale hanno imposto il blocco sulla vendita del videogame di matrice statunitense. Meglio così, dice la casa produttrice, circoleranno meno copie pirata
Le autorità del paese mediorientale hanno imposto il blocco sulla vendita del videogame di matrice statunitense. Meglio così, dice la casa produttrice, circoleranno meno copie pirata

Battlefield 3, l’ultimo blockbuster videoludico sviluppato da DICE e pubblicato da Electronic Arts, non sarà disponibile per l’acquisto in Iran: le autorità hanno imposto una pesante censura sulla vendita del titolo, facendo rispettare l’imposizione con raid e arresti dei commercianti disposti a contravvenire all’ordine con vendite clandestine.

La censura totale di Battlefield 3 sul territorio iraniano – apparentemente imposta prima ancora che lo sparatutto EA fosse fisicamente disponibile per l’acquisto nei negozi – non stupisce , visto che il gioco descrive una ipotetica invasione di Teheran da parte dell’esercito statunitense.

E nemmeno stupisce la propaganda che accompagna il blocco del gioco, come sempre avviene in tutte le occasioni di frizione politica tra diversi sistemi di valori. “Siamo consapevoli del fatto che la storia di un videogame sia ipotetica – recita la petizione online di una supposta “gioventù iraniana” composta da 5000 firmatari – ma crediamo che il gioco sia stato pubblicato di proposito in un periodo in cui gli Stati Uniti stanno spingendo la comunità internazionale a temere l’Iran”.

EA avrebbe insomma commercializzato Battlefield 3 proprio in concomitanza con l’inasprirsi dello scontro fra Teheran e la comunità internazionale per via dei suoi esperimenti sul nucleare. Quasi beffarda la replica del publisher a stelle e strisce: “Se Battlefield 3 non è disponibile per l’acquisto in Iran – sostiene EA – allora possiamo solo sperare che la censura aiuterà a prevenire la circolazione delle copie pirata fra i consumatori”.

Alfonso Maruccia

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Pubblicato il
1 dic 2011
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