Antitrust, pace per gli LCD

Antitrust, pace per gli LCD

Raggiunto un accordo da quasi 550 milioni di dollari per annullare le accuse mosse da otto stati statunitensi. Samsung, Sharp e altri cinque produttori pagheranno autorità e consumatori per i prezzi di computer e TV
Raggiunto un accordo da quasi 550 milioni di dollari per annullare le accuse mosse da otto stati statunitensi. Samsung, Sharp e altri cinque produttori pagheranno autorità e consumatori per i prezzi di computer e TV

Erano finiti nel mirino delle autorità antitrust di otto stati in terra statunitense, accusati di aver messo in piedi un autentico cartello per la vendita di computer e televisori LCD. Sette giganti dell’elettronica di consumo – tra cui Samsung e Sharp – hanno ora patteggiato per un totale di 553 milioni di dollari .

Stando alle accuse del Procuratore Generale di New York, le sette aziende avrebbero venduto milioni di pannelli LCD a prezzi concordati già dalla fine degli anni 90. Il cartello avrebbe così manipolato il mercato nella costa Est degli Stati Uniti per imporre ai consumatori un costo maggiorato nell’acquisto di computer e TV.

La pax siglata dai produttori prevede ora il versamento di circa 500 milioni di dollari da restituire a tutti quei consumatori che hanno acquistato un dispositivo tra gli inizi del 1999 e la fine del 2006 . Altri 37 milioni di dollari andranno invece al governo e alle autorità federali che si erano scagliate contro il cartello degli LCD.

È il secondo accordo preso da Samsung e compagnia dopo quello da quasi 400 milioni di dollari in terra californiana. In quel caso era stata avviata una class action presso un giudice di San Francisco, con i consumatori inferociti per la gestione dei prezzi di vari dispositivi elettronici.

Mauro Vecchio

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Pubblicato il 28 dic 2011
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