La grande fuga dei senatori, poi l’annuncio della Commissione di Giustizia capitanata dal repubblicano Lamar Smith. Il processo d’adozione al Congresso del famigerato Stop Online Piracy Act (SOPA) dovrà attendere, posticipato a causa delle vibranti critiche che si sono abbattute da vari fronti sul disegno di legge antipirateria.
Il senatore del Texas ha sottolineato come queste stesse critiche verranno prese “con serietà”, per rivedere il testo di SOPA fino al raggiungimento di una maggiore concordia tra le parti in causa . Un’impresa non affatto semplice, dato l’ostruzionismo operato dai grandi protagonisti del web.
Smith è stato però chiaro : la revisione del testo legislativo non dovrà ammorbidire il pugno contro quelle piattaforme estere che “rubano e rivendono le invenzioni e i prodotti degli Stati Uniti”. La sensazione più diffusa tra gli osservatori sembra nitida, sul più che probabile decesso della versione attuale di SOPA .
I grandi player di Internet – in primis Google, Mozilla e Wikipedia – hanno dunque ottenuto una duplice vittoria. Il senatore democratico Ron Wyden ha di fatto congelato il voto previsto per domani sull’adozione del PROTECT IP Act (PIPA) , che a questo punto è rimandata a data da destinarsi. I legislatori di Washington torneranno presto alla carica.
Mauro Vecchio