Contrordine, pcAnywhere è ora sicuro e può essere utilizzato senza problemi in ambito corporate . Dopo aver consigliato la messa in mora del suo software per il possibile rischio di attacchi informatici mirati, Symantec torna ora a garantire sull’affidabilità del prodotto e assicura: non sapevamo che ci avessero rubato il codice sorgente.
PcAnywhere è la vittima principale della “breccia” nei server di Symantec (con successivo furto di codice) forzata dagli aggressori indiani nelle scorse settimane: se per Norton Antivirus & company il rischio di attacchi era remoto, per il tool di accesso remoto per l’ambiente corporate la situazione era risultata molto più problematica.
Symantec è stata comunque lesta nel distribuire pezze con cui chiudere le falle di sicurezza individuate in precedenza, e ora torna a ripetere che pcAnywhere può essere tranquillamente usato, posto che le aziende aggiornino la versione in loro possesso (12.5 ma anche 12.0 e 12.1) con le ultime patch rilasciate.
L’azienda fa ora i conti con le polemiche che l’hanno presa di mira in questi giorni, e cerca di smarcarsi dall’immagine ritratta dagli osservatori: nel 2006, dice Symantec, l’attacco era noto, ma all’epoca le prove raccolte erano insufficienti per fare ipotesi sull’eventuale furto di codice sorgente dai server.
Alfonso Maruccia