I giovani e i pericoli della Rete

I giovani e i pericoli della Rete

Edizione 2012 della giornata europea della sicurezza online: quest'anno dedicata alla comunicazione intergenerazionale e con diversi studi che evidenziano le solita mancanze da parte dei cittadini della rete
Edizione 2012 della giornata europea della sicurezza online: quest'anno dedicata alla comunicazione intergenerazionale e con diversi studi che evidenziano le solita mancanze da parte dei cittadini della rete

Oggi si celebra il Safer Internet Day 2012 , la giornata europea dedicata alla sicurezza online , che pone quest’anno l’ accento sulla comunicazione tra le generazioni volta in particolare alla tutela dei minori.

Per l’occasione sono state organizzate più di 100 iniziative in oltre 30 paesi europei e diverse anche in Italia. Alcune di queste sono state realizzate nel nostro Paese da Google in collaborazione con la Polizia Postale, Telefono Azzurro, Comitato Consultivo del Centro Giovani Online e la Società Italiana Pediatria (SIP), così come Yahoo!, Norton e Microsoft.

Google ha innanzitutto elaborato il documento “Consigli per tutelare la sicurezza online delle Famiglie” con la SIP, un vademecum per fornire a genitori ed educatori strumenti e suggerimenti su come accompagnare figli e studenti nell’esperienza di navigazione online che sarà distribuito dai pediatri.

Con la Polizia Postale e delle Comunicazioni Mountain View ha poi previsto un’edizione speciale dell’ iniziativa nata nel 2010 dalla loro collaborazione “Non perdere la bussola”: una serie di workshop tenuti da agenti presso le scuole di 100 capoluoghi di provincia italiani. Google sarà inoltre presente all’ incontro  “Gen@razioni web! Genitori e figli per una rete più sicura”, organizzato da Telefono Azzurro presso l’Istituto Comprensivo Virgilio di Roma.

Oltre a Mountain View, poi, anche Symantec ha collaborato in questa occasione con la Polizia Postale per portare nelle scuole italiane incontri con al centro la sfida educativa che caratterizza l’Era Digitale e per stimolare la comunicazione tra generazioni nell’ambito anche dei nuovi media.

Yahoo! ha invece voluto partecipare invitando gli adolescenti a guardare “Combattiamolo insieme”, un film sul cyber-bullismo.

Il Presidente della Camera dei deputati Gianfranco Fini, poi, ha presentato l'”Agenda strategica per la promozione dei diritti online dei minori”, nella quale verranno riassunte le azioni congiunte da portare avanti nel 2012.

Per la giornata della sicurezza, poi, Microsoft ha rilasciato un rapporto sulla sicurezza redatto nell’ambito dell’iniziativa della Commissione Europea Insafe e che quest’anno ha tenuto conto non solo dell’Europa ma anche del Medioriente: secondo tale studio gli utenti non fanno tutto ciò che è in loro potere per prevenire eventuali minacce soprattutto legate ai furti di identità.

Sembra infatti che in Italia, per esempio, solo il 2 per cento degli utenti Internet abbia la piena consapevolezza dei rischi della rete e le conoscenze per proteggersi , mentre il 71 per cento dispone di una protezione online di base: la gran parte, insomma, non possiede le competenze adeguate contro minacce come phishing e furto di identità. In particolare, d’altronde, circa il 60 per cento degli intervistati non si informa proprio su come prevenire tali pericoli e il 79 per cento non conosce le procedure più innovative per proteggere la propria reputazione online.

Lo studio è poi basato su un Indice di Sicurezza, il Microsoft Computing Safety Index (MCSI) che prende in considerazione le procedure di protezione conosciute e utilizzate dagli utenti: in una scala da 1 a 100 il punteggio medio dei 27 Paesi coinvolti è stato pari a 44 (con l’Italia terzultima a 39 con sotto solo Bosnia e Montenegro), confermando quanto detto con studi precedenti circa la mancata attenzione ad aggiornamenti di sicurezza, scelta delle password e gestione dei diversi account.

Sulla stessa linea si iscrivono altre statistiche , come quella di EU Kids Online , secondo cui il 63 per cento dei genitori italiani dichiara di “agire in maniera positiva” suggerendo ai propri figli come comportarsi con i contatti online. La gran parte, addirittura il 70 per cento, si considera discretamente fiduciosa nelle capacità di autodifesa dei ragazzi , anche perché l’82 per cento ritiene “altamente improbabile” l’eventualità di situazioni spiacevoli per i propri figli e il 54 ne va a controllare la cronologia .

Il rischio è tuttavia per tutti quei ragazzi italiani (il 39 per cento degli intervistati) che dichiarano di ignorare i consigli “talvolta” e per quell’8 per cento che dichiara di ignorarli “completamente”. A supporto di questo rischio, la ricerca di Save the Children : un ragazzo su tre invia o riceve messaggi a sfondo sessuale, il 32 per cento degli adolescenti, poi, dà il suo numero anche a persone conosciute esclusivamente online e il 27 arriva ad incontrare questi sconosciuti di persona (e il 17 per cento vi intrattiene anche rapporti intimi).

Claudio Tamburrino

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Pubblicato il
7 feb 2012
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