ACTA, deciderà il Parlamento Europeo

ACTA, deciderà il Parlamento Europeo

Respinta la proposta del Commissario De Gucht, per sottoporre il testo del trattato alla Corte di Giustizia. La decisione verrà invece presa da Bruxelles nel prossimo giugno. Gli attivisti digitali sperano
Respinta la proposta del Commissario De Gucht, per sottoporre il testo del trattato alla Corte di Giustizia. La decisione verrà invece presa da Bruxelles nel prossimo giugno. Gli attivisti digitali sperano

21 voti a favore, 5 contrari, 2 astensioni . La Commissione europea per il Commercio Internazionale ha così respinto la proposta presentata in Parlamento dal Commissario Karel De Gucht, per sottoporre il testo del famigerato Anti-Counterfeiting Trade Agreement (ACTA) al vaglio della Corte di Giustizia del Vecchio Continente.

Immediato il plauso da parte delle varie organizzazioni per la tutela dei diritti digitali. Gli attivisti di La Quadrature Du Net hanno sottolineato come il rifiuto espresso dai parlamentari d’Europa eviti uno stallo di 18 mesi nel dibattito pubblico relativo alla contestata adozione del trattato globale anti-contraffazione.

In altre parole, la proposta di De Gucht – affidare al più alto organo giudiziario il compito di stabilire se il trattato rischi di ledere in qualsiasi maniera i diritti fondamentali dei cittadini comunitari – avrebbe potuto di fatto congelato il dibattito su ACTA, una mera strategia politica per avviare una fase di stallo in attesa della Corte di Giustizia .

il testo di ACTA verrà ora votato dall’intero Parlamento d’Europa nel prossimo mese di giugno . Sempre secondo gli attivisti, una eventuale bocciatura andrebbe a poggiare la pietra tombale sul trattato per l’estensione globale della tutela della proprietà intellettuale e industriale.

“I trucchetti della Commissione sono stati evitati”, ha chiosato Jérémie Zimmermann, portavoce de La Quadrature Du Net . Il parlamentare britannico David Martin è ora al lavoro per un documento che dovrebbe fare da base per la decisione del prossimo giugno. La petizione online per l’abolizione di ACTA ha raggiunto quota 2 milioni di firme .

Mauro Vecchio

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Pubblicato il
28 mar 2012
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