Vecchio e nuovo, iPad a confronto

Vecchio e nuovo, iPad a confronto

di D. Galimberti - Pochi giorni per familiarizzare con le novità della nuova tavoletta. Lo schermo domina e si porta dietro tutto il resto. Basta a farne un degno successore del numero 2?
di D. Galimberti - Pochi giorni per familiarizzare con le novità della nuova tavoletta. Lo schermo domina e si porta dietro tutto il resto. Basta a farne un degno successore del numero 2?

Dopo l’attesa per il lancio italiano, finalmente abbiamo la possibilità di testare il nuovo iPad e di mettere (letteralmente) le mani sul Retina Display da 10 pollici.

Lo schermo prima di tutto
Partiamo subito parlando di quest’ultimo (ovvero dal Retina Display) per un motivo ben preciso: lo schermo è la prima cosa che ci si trova di fronte quando si maneggia un tablet e l’elevata risoluzione è ciò che più colpisce del nuovo iPad. Un tablet è un oggetto “tutto schermo” e ogni cosa che si fa su di un tablet la si fa interagendo con esso: chi minimizza l’importanza dello schermo sottovaluta il valore aggiunto che può avere un simile display, anche se questa cosa non vale in senso assoluto (in particolare non vale per chi ha delle necessita molto specifiche su certe caratteristiche o determinati software).

In ogni caso, parlando di dati oggettivi che vanno al di là delle sensazioni personali, Displaymate ha fatto un’analisi molto dettagliata delle tecnologia che sta dietro il Retina Display, analisi dalla quale emergere una gamma cromatica in grado di sovrapporsi quasi completamente all’area standard: un enorme passo in avanti rispetto all’iPad precedente e anche rispetto al Retina Display dell’iPhone (che ricoprono solo i 2/3 dell’area standard) anche se, sotto questo aspetto, la tecnologia AM-TFT ( Active Matrix Thin Film Transistors ) rimane ancora inferiore a quella di alcuni display Super AMOLED . La migliore resa cromatica è evidente mettendo a confronto, l’una di fianco all’altra, le diverse generazioni di iPad, e si nota soprattutto sulle sfumature del blu e del rosso: a cercare un difetto per quanto riguarda questo aspetto, i colori sul nuovo iPad appaiono leggermente più freddi, probabilmente proprio per la maggiore resa del blu.

Batteria XL
Oltre alla gamma cromatica, il Retina Display del nuovo iPad si distingue anche per la brillantezza dei colori, brillantezza assicurata da una retro-illuminazione molto più potente rispetto a quella dell’iPad precedente (7 watt attuali contro i 3 scarsi di iPad 2). Se si considera anche la maggiore potenza del comparto grafico, indispensabile per gestire un numero così elevato di pixel, ecco un altro punto chiave dell’architettura del nuovo iPad: la batteria. Per assicurare la stessa autonomia del modello precedente, la capacità della batteria è stata aumentata del 70 per cento, con conseguente incremento dei tempi necessari per una ricarica completa. Inoltre i maggiori consumi elettrici generano inevitabilmente una maggiore quantità di calore, con conseguenti lamentele relative a problemi di surriscaldamento .

Venendo alla prova pratica, l’autonomia è grossomodo identica a quella di iPad 2 ma, di contro, la ricarica completa della batteria richiede molto più tempo rispetto a prima; inoltre i 50 grammi di peso in più dovuti alla maggiore dimensione della batteria, sebbene costituiscano solo una piccola percentuale dei 662 grammi totali, si sentono. Viceversa non si riscontrano grossi problemi relativi al surriscaldamento di cui tanto si parla: è vero che il nuovo iPad scalda di più, ma solo quando si chiede grande potenza di calcolo ai quattro core della GPU (quindi, tipicamente, utilizzando gli immancabili giochi 3D in alta risoluzione, come Infinity Blade II oppure Real Racing 2 ); con un normale utilizzo il riscaldamento del nuovo iPad non genera alcun problema e, sebbene sia maggiore rispetto a quello del modello precedente, pare che sia in linea con quello degli altri tablet presenti sul mercato.


Infinity Blade II

La CPU
Parlando della potenza di calcolo arriviamo a parlare del processore integrato nel nuovo iPad. L’Apple A5X è fondamentalmente un processore Apple A5 con un comparto grafico potenziato. La CPU è sempre basata su architettura ARM Cortex A9 e le sue prestazioni sono grossomodo identiche a quelle dell’Apple A5 montato da iPad 2. La differenza la fanno la RAM integrata (che è pari ad 1GB, il doppio rispetto al passato) e il comparto grafico, che vede l’integrazione di due GPU dual core di nuova generazione, per un totale di quattro core complessivi. La nuova GPU non è solo in grado di gestire il quadruplo dei pixel, ma riesce anche ad assicurare prestazioni grafiche doppie rispetto al modello precedente. Al di là dei raffronti numerici con altri processori (confronti che lasciano il tempo che trovano visto che poi il dispositivo va visto nella sua globalità, e non limitatamente alla forza bruta di uno dei suoi elementi) le migliori prestazioni sono ben evidenti: nonostante iOS 5.1 sia già fluido di suo anche sui precedenti modelli iPad, il nuovo iPad offre una sensazione di fluidità ancora migliore, e la differenza si nota sia nell’utilizzo delle applicazioni di grafica e video, sia in altre applicazioni come iBooks.


Real Racing 2

Ancora schermo
Con quest’ultimo richiamo torniamo inevitabilmente a parlare di display. Se due anni fa il confronto di utilizzo tra iPhone e iPad faceva emergere indiscutibilmente il vantaggio di avere sottomano (con lo stesso OS e applicazioni simili) uno schermo di dimensioni generose, l’anno scorso il confronto dell’iPad con il Retina Display dell’iPhone 4 offriva indicazioni contrapposte: da un lato c’era il vantaggio della maggiore dimensione dello schermo, ma dall’altro si notava chiaramente la differenza densità di pixel tra i due display. Ora che anche iPad offre il Retina Display, il confronto diventa inevitabile quando si torna a lavorare sul monitor di un normale computer: dopo aver passato un po’ di tempo con iPad (anche solo mezz’ora) i pixel dei normali monitor diventano subito evidenti e solo i display ad alta risoluzione di alcuni portatili (come i 15″ in fullHD) riescono, in parte, a reggere il paragone.

Se in certe situazioni una definizione così elevata si potrebbe notare solo in parte (per esempio con gli ingrandimenti delle foto), quando si parla di “testo” la differenza è molto più marcata: che si tratti di un libro o una pagina Web, la definizione dei font sullo schermo del nuovo iPad rende la lettura molto piacevole. È vero che un display e-Ink, per la sua “similitudine” con la carta e la mancanza di retro-illuminazione, rappresenta ancora l’alternativa migliore per una lettura intensiva, ma visto che stiamo parlando di un tablet (e non di un e-reader) lo schermo di iPad offre una maggiore versatilità e la definizione del Retina Display offre comunque diversi vantaggi anche per la lettura di testi.

La fotocamera
Per concludere (o quasi) il discorso hardware, arriviamo alla fotocamera. Premesso che difficilmente la fotocamera sarà uno degli elementi più importanti delle specifiche di un tablet (se non per il fatto di avere quantomeno la possibilità di effettuare una videochiamata), il nuovo iPad permette di scattare immagini di qualità decisamente migliori rispetto al precedente. Al di là della risoluzione da 5 megapixel, Apple ha montato un’ottica a 5 elementi di dimensione maggiore, che unitamente al sensore retroilluminato, a al filtro infrarossi, assicurano una discreta qualità dello scatto anche in condizioni di bassa luminosità. Tra le altre novità: la stabilizzazione automatica, il riconoscimento automatico fino a 10 volti e la possibilità di registrare video fullHD, video che successivamente può essere elaborato direttamente nella nuova versione di iMovie per iOS , una nuova versione che, oltre al montaggio tradizionale con la classica timeline, permette di realizzare una sorta di filmato breve simile ad un trailer cinematografico, con modelli e linee guida pre-impostati. Il software
Anche Gargeband è stato aggiornato con l’aggiunta degli strumenti ad arco, la possibilità di eseguire jam session tra più dispositivi e molti altri dettagli, ma la vera novità in grado di sfruttare anche il nuovo display è iPhoto per iOS . iPhoto consente di fare dell’editing non distruttivo sulle foto della propria libreria utilizzando strumenti semplici, al pari di quanto offerto dall’omologa versione per Mac, anche se i due software non sono identici in tutto e per tutto: la versione iOS manca di diverse funzioni presenti su Mac (in particolare tutto ciò che riguarda la gestione della libreria in base a diversi criteri) ma di contro offre anche qualcosa di più. Una delle funzioni più interessanti della versione iOS è quella che permette di creare dei “diari fotografici”, una sorta di mosaico delle proprie foto dove aggiungere note, didascalie, date, riferimenti geografici ecc. Il risultato, oltre che essere importato sul computer o avviato come presentazione, può essere facilmente condiviso sul web attraverso iCloud, così da mostrarlo ai propri amici. iPhoto per iOS consente inoltre di abilitare la funzione di Photo Beaming , ovvero la possibilità di trasferire automaticamente (tramite WiFi o Bluetooth) le proprie foto tra i vari dispositivi iOS: è possibile scattare una foto a 8 Mpixel con iPhone 4S, ritrovarsela istantaneamente suiPad per una rielaborazione più agevole e, in modo altrettanto automatico, vedere il risultato dell’elaborazione sull’iPhone che aveva scattato la foto originale.


iPhoto per iOS


Sky Gamblers: Air Supremacy

Continuando a parlare di software, giochi come Infinity Blade II e Real Racing 2 sono stati già ottimizzati per il Retina Display e mettono in luce la potenza della GPU quad-core con grafica 3D che gira a risoluzione superiore al fullHD, con risultati paragonabili (se non superiori) a certe console casalinghe. Volendo continuare a parlare di giochi si potrebbe accennare anche a Sky Gamblers: Air Supremacy , ma il Retina Display non serve solo per giocare: tra le applicazioni educative già adattate al nuovo schermo vanno sicuramente menzionate Solar Walk (un viaggio virtuale attraverso il sistema solare) e Star Walk (che permette di osservare le stelle in realtà aumentata), mentre tra le applicazioni grafiche che hanno da subito abbracciato la risoluzione del nuovo iPad ritroviamo SketchBook Pro di Autodesk.


Star Walk


Autodesk SketchBook Pro

Il dilemma dell’aggiornamento
A valle di tutto ciò, in molti si staranno chiedendo se valga la pena cambiare il vecchio iPad con il nuovo. Premesso che ognuno può fare valutazioni personali in relazione alle proprie esigenze, sicuramente va considerato che lo sforzo di Apple nella realizzazione di questo nuovo iPad è orientato quasi esclusivamente in direzione del Retina Display, tant’è che la risoluzione quadruplicata ha richiesto una GPU molto più performante e una batteria maggiorata che potesse assicurare la stessa autonomia del modello precedente. Gli altri miglioramenti riguardano la fotocamera e la velocità di trasferimento dati sulla rete cellulare: è vero che la connettività 4G LTE è supportata solo sulle reti di alcuni operatori USA e canadesi, ma è anche vero che il nuovo iPad supporta HSPA+ e DC-HSDPA ( Dual Cell HSDPA ) consentendo di raggiungere velocità maggiori di iPad 2 anche sulle reti nostrane.

Detto questo, nonostante l’impatto visivo del Retina display sia notevole, se non siete soliti girare con un tablet da 10 pollici per fare foto o girare filmati, e la lettura non è l’utilizzo principale che pensate di fare del tablet, iPad 2 rimane tutt’ora una macchina più che valida e probabilmente non vale la pena di effettuare il cambio: meglio attendere la prossima generazione che, verosimilmente, dovrebbe portare una nuova architettura anche a livello di CPU. Se invece avete un iPad del 2010, il passaggio al nuovo modello offre molti più vantaggi: oltre al display ad alta risoluzione, si otterrebbe un notevole incremento di prestazioni, la doppia fotocamera (completamente assente sul primo modello), nonché la possibilità di installare alcuni software che il primo iPad non digerisce. Per i più indecisi, il punto cruciale per la decisione finale potrebbe essere l’uscita di iOS6, ma non è facile adesso prendere una decisione basata su questo aspetto.

Finora Apple ha sempre supportato i device iOS con almeno 3 major release del proprio sistema mobile : a titolo di esempio, iPhone 3GS è stato lanciato nel 2009 con iOS3, è stato aggiornato nel 2010 con iOS4, e ancora oggi (2012) è supportato da iOS5; sebbene non ci sia nulla di certo, potremmo facilmente pronosticare che iOS6 verrà rilasciato in concomitanza della presentazione del prossimo iPhone (tra circa sei mesi) e che funzionerà su iPhone 4 ma non più sul 3GS. Per l’iPad del 2010 però è più difficile fare una previsione, perché il primo modello è arrivato a metà strada tra iOS3 e iOS4 e ufficialmente è già passato per 3 release di sistema.


Solar Walk

Se è vero che il primo iPad monta lo stesso processore di iPhone 4 (ovvero un SoC Apple A4 ) è anche vero che la RAM del primo iPad è la metà di quella dell’iPhone (256MB contro 512MB) quindi non possiamo dare nulla per scontato. Rimandare la scelta nei mesi di settembre/ottobre significherebbe arrivare a ridosso delle indiscrezioni dell’iPad successivo (e magari anche del fantomatico iPad nano da 8 pollici), indiscrezioni che complicherebbero ulteriormente la decisione. Chi ha un iPad del 2010, e lo usa intensamente, probabilmente trarrebbe molti vantaggi da un update immediato senza rimanere nell’indecisione di iOS6; chi invece utilizza iPad in modo limitato può permettersi di attendere, ed eventualmente di affrontare qualche mese con una versione di iOS non aggiornata, in attesa dell’uscita del modello 2013.

Conclusioni
In definitiva il nuovo iPad rappresenta un passo in avanti significativo nella definizione dei confini di questo emrcato emergente. Uno schermo con questa definizione mantiene iPad ai vertici della categoria, soprattutto considerando che la chiusura dell’ecosistema Apple è in grado di assicurare che tutte (o quasi) le applicazioni presenti sull’App Store sfrutteranno a dovere ogni pixel del Retina Display. Chi non ha ancora un tablet, o chi ne utilizza uno già datato, può guardare al nuovo arrivato come ad buon un acquisto; per chi invece possiede già iPad 2, se riesce a resistere ai vantaggi del nuovo schermo, il consiglio è quello di attendere gli ulteriori sviluppi derivanti da un futuro cambio di architettura atteso verosimilmente nella prossima generazione 2013.

Domenico Galimberti
blog puce72

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Pubblicato il 30 mar 2012
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