Droni nucleari sulla scrivania del Pentagono

Droni nucleari sulla scrivania del Pentagono

Gli USA hanno i piani per lo sviluppo di droni a propulsione nucleare. Il progetto è completo, ma al momento non si parlerebbe di produzione vera e propria per i pericoli inerenti la perdita di materiale nucleare in zone calde del pianeta
Gli USA hanno i piani per lo sviluppo di droni a propulsione nucleare. Il progetto è completo, ma al momento non si parlerebbe di produzione vera e propria per i pericoli inerenti la perdita di materiale nucleare in zone calde del pianeta

Nella guerra 2.0 perseguita dal Pentagono ci sarebbero anche i droni volanti (UAV) a propulsione nucleare, una prospettiva la cui concretizzazione sarebbe al momento improbabile ma che potrebbe tornare in auge in un futuro non troppo lontano.

I piani dei droni a propulsione nucleare ci sono, dicono le fonti, e sono stati completati dai Sandia National Laboratories in collaborazione con il contractor della difesa statunitense Northrop Grumman . L’uso di combustibile nucleare permetterebbe agli UAV di sorvolare più a lungo (mesi invece di giorni) il territorio nemico, alimentando strumentazioni e sensori molto più sofisticati di quelle impiegati sui droni attuali – armi incluse.

I Sandia National Laboratories confermano di aver messo a punto i piani per la realizzazione dei droni nucleari, un argomento che viene definito “altamente teorico e parecchio concettuale” in una dichiarazione ufficiale sulla questione. “Il lavoro ha solo portato a uno studio di fattibilità preliminare e nessun hardware è mai stato costruito o testato – continua l’istituto di ricerca – Il progetto è concluso”.

Nulla è stato costruito, pare, soprattutto per i rischi connessi alla perdita di materiale nucleare in territorio ostile – condizione ideale per favorire la realizzazione di “bombe sporche” o veri e propri ordigni in ambienti terroristici. Nondimeno, i piani ci sono e in futuro la “soglia” di pericolo per il loro impiego potrebbe abbassarsi notevolmente.

Alfonso Maruccia

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Pubblicato il
4 apr 2012
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