Yahoo! taglia

Yahoo! taglia

Migliaia di esuberi per "ristrutturare" il portale. L'azienda ha avviato le purghe, che potrebbero non essere finite con questa tornata
Migliaia di esuberi per "ristrutturare" il portale. L'azienda ha avviato le purghe, che potrebbero non essere finite con questa tornata

È ormai confermato, Yahoo! ha iniziato a usare le forbici per ridurre il proprio perimetro aziendale. AllThingsD , che per primo ha dato la notizia , annuncia 2mila teste tagliate soprattutto tra coloro che si occupano della produzione di contenuti, ovvero di quanto finisce nel portale Yahoo!: ma anche le varie divisioni di advertising, search, local business, marketing e research subiranno una sfrangiata, che pare sarà solo la prima di un ciclo che durerà qualche mese.

L’ annuncio ufficiale rilasciato dalla società di Sunnyvale parla chiaro: con 2.000 persone in meno l’azienda punta a risparmiare 375 milioni di dollari l’anno (pur dovendo far fronte a quasi 150 milioni di spese per gli incentivi di buona uscita), così da “crescere rispondendo alla domanda dei clienti e ai loro bisogni, competere più efficacemente nelle aree in cui possiamo vincere”. In altre parole, il nuovo CEO Scott Thompson ha deciso di tagliare i rami morti o morenti, e concentrare sforzi, investimenti e scommesse in aree nelle quali i possibili ritorni economici siano maggiori e più probabili.

Considerato che Yahoo! conta meno di 15mila dipendenti in totale, e che questi 2mila sarebbero solo l’inizio, quella che si preannuncia è una ristrutturazione più che significativa: non è dato oggi sapere che cosa sarà dell’azienda viola al termine di questo processo, se andrà verso la formula del portale verticale (o federato) sulla scia di AOL, o se invece insisterà in attività nelle quali fino a oggi non ha brillato (il search, tanto per fare un esempio). Più probabile che si concentri sull’advertising , settore nel quale ha ottenuto molti successi sia economici che strategici. L’idea, infine, che Yahoo! possa trasformarsi in un patent troll dovrebbe preoccupare più di qualcuno. In ogni caso, anche dopo l’uscita del fondatore Jerry Young, per Yahoo! si è chiusa un’era. ( L.A. )

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Pubblicato il
4 apr 2012
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