Quella videochiamata Skype sembra Tor

Quella videochiamata Skype sembra Tor

Ricercatori canadesi realizzano un sistema in grado di camuffare il traffico del network a cipolla promettendo un nuovo strumento per aggirare le censure
Ricercatori canadesi realizzano un sistema in grado di camuffare il traffico del network a cipolla promettendo un nuovo strumento per aggirare le censure

Si chiama SkypeMorph e potrebbe rappresentare il tradizionale uovo di Colombo contro la sempre più sofisticata censura contro l’uso di Tor. Ideato da un team della University of Waterloo in Canada, il progetto SkypeMorph intende camuffare il traffico della rete a cipolla per impedire o rendere più difficile il blocco delle comunicazioni cifrate nei paesi governati da dittature e regimi illiberali.

Il problema principale nell’impiego di Tor per anonimizzare la navigazione web è il fatto che il traffico di rete risulta facilmente riconoscibile, e altrettanto facilmente le autorità potrebbero ordinare di filtrare quello specifico canale lasciando intatte il resto delle comunicazioni telematiche.

Per inibire questo tipo di approccio alla censura anti-anonimato, SkypeMorph usa tecniche di traffic shaping per convertire i pacchetti di dati di Tor in pacchetti UDP come quelli usati nelle videochiamate su Skype. Per meglio camuffare le comunicazioni, SkyeMorph si incarica anche di mimare la dimensione dei pacchetti e il timing di invio e ricezione modellandoli sulle succitate videochiamate.

Il risultato del lavoro di SkypeMorph è un traffico indistinguibile da quello di Skype , dicono i ricercatori canadesi, fatto davanti a cui la censura dovrà rifare i propri calcoli: bloccare e filtrare Tor è un conto, chiudere i rubinetti a Skype potrebbe avere effetti molto più pervasivi sul malumore della popolazione e il normale funzionamento delle attività di rete quotidiane.

Alfonso Maruccia

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Pubblicato il
5 apr 2012
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