I numeri sono stati snocciolati in un articolo apparso sulla versione digitale del celebre quotidiano spagnolo El Mundo . Ad un mese esatto dalla sua definitiva adozione, la contestata Ley Sinde ha già identificato i primi responsabili della proliferazione selvaggia di materiale in violazione del diritto d’autore.
Sono circa 80 i siti web denunciati alla Comisión de Propiedad Intelectual – appunto l’organo designato dalla legge antipirateria per il rastrellamento delle segnalazioni da parte dei legittimi titolari dei diritti – per la distribuzione di link e contenuti illeciti.
In totale , la commissione iberica ha finora ricevuto 300 comunicazioni ufficiali sulla presenza online di contenuti pirata. A rischiare nello specifico sono 79 piattaforme votate alla condivisione illecita, indicate dai signori del diritto d’autore per il conseguente oscuramento dei rispettivi domini .
Stando alle tempistiche della Ley Sinde , i vertici della commissione si prenderanno un periodo variabile tra i 20 giorni e i 3 mesi per decidere sul da farsi . Nel caso, i gestori dei vari siti avranno 48 ore per rispondere delle violazioni. L’oscuramento dei domini durerebbe un anno.
Mauro Vecchio