Dopo la pausa invernale, il Large Hadron Collider è stato riavviato tornando in attività per la prima volta nel 2012. L’acceleratore di particelle ha così subito raggiunto livelli energetici record, aumentando di molto le possibilità di fare scoperte scientifiche di primaria importanza per i ricercatori ma anche per il resto del genere umano.
Come già previsto dal “programma” di sviluppo e aggiornamento delle budella meccaniche dell’LHC, il CERN di Ginevra ha spinto due diversi fasci di protoni accelerandoli fino a 4 teraelectronvolt (TeV) ciascuno. È stato così raggiunto il livello record di collisioni energetiche a 8TeV.
La nuova velocità di crociera dell’acceleratore è stata impostata dopo aver fatto viaggiare le particelle a 3,5 TeV per due anni, spiegano i ricercatori europei, un tempo sufficiente a dare garanzie sull’affidabilità della macchina e la sua capacità di raggiungere livelli energetici superiori.
Con l’aumentare delle energie in gioco nelle collisioni di particelle elementari, dicono dal CERN, aumentano grandemente anche le chance di individuare per la prima volta particelle esotiche e rare – incluso il “maledetto” bosone di Higgs che tanto sta facendo dannare i fisici teorici di mezzo mondo. Per un eventuale annuncio in tal senso occorrerà attendere comunque la fine del 2012.
Alfonso Maruccia