Microsoft compra Netscape da AOL

Microsoft compra Netscape da AOL

Redmond mette le mani sui brevetti di quella che un tempo fu la sua rivale nella prima guerra dei browser. AOL monetizza, e gli azionisti ringraziano
Redmond mette le mani sui brevetti di quella che un tempo fu la sua rivale nella prima guerra dei browser. AOL monetizza, e gli azionisti ringraziano

Microsoft ha acquistato la maggior parte dei brevetti AOL per poco più di un miliardo di dollari . E in molti casi si tratta di tecnologie legate a quello che un tempo era l’arci-nemico di Internet Explorer, ovvero il browser che diede inizio alla rivoluzione del Web dopo il capostipite Mosaic: Netscape Navigator.

Un affare da 1,06 miliardi di dollari, per l’esattezza, che si concluderà entro la fine del 2012 e che porterà Redmond ad ottenere oltre 800 invenzioni e diritti di licenza su altri circa 300 brevetti che rimangono di proprietà di AOL : in questo modo BigM rimpingua il suo portafoglio brevettuale che aveva già peraltro arricchito con l’acquisto della proprietà intellettuale legata a Novell e a Nortel .

Si tratta di una strategia per altro seguita da una lunga lista di aziende ICT: da ultima è stata Facebook ad acquistare 750 brevetti da IBM, ma prima di lei erano stati Apple, RIM, Ericsson, Sony (insieme alla stessa Microsoft), per esempio, ad aggiudicarsi 4mila titoli legati a Nortel.

In conseguenza dell’affare con Microsoft le azioni di AOL hanno guadagnato più del 40 per cento e parte dei guadagni generati saranno ridistribuiti ai suoi azionisti.

Alle tecnologie comprate da Microsoft, legate peraltro come detto allo storico browser Netscape, erano interessate anche Amazon, eBay e altre aziende ITC.

I brevetti ottenuti in questo modo da Redmond, inoltre, potrebbero servire a Microsoft a difendersi di riflesso anche da Motorola, recentemente acquistata da Google e che sta puntando il dito contro per la violazione di brevetti legati allo standard H.264.

In generale, i brevetti acquistati hanno un valore intrinseco notevole : tra quelli legati a Netscape, d’altronde, vi sono titoli relativi a Secure Socket Layers (SSL), cookies e JavaScript. Tecnologie per cui Netscape non ha mai chiesto contributi agli utilizzatori: una situazione che con il passaggio di proprietà potrebbe anche cambiare.

Claudio Tamburrino

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Pubblicato il
10 apr 2012
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