Domenica 8 aprile si è spento Jack Tramiel, storico protagonista dell’industria tecnologica noto principalmente per aver fondato Commodore International . Tramiel aveva 83 anni, se n’è andato circondato dalla moglie, dai suoi tre figli e relative famiglie.
Imprigionato dai nazisti nel campo di lavoro di Ahlem, alla fine della Seconda Guerra Mondiale Tramiel si trasferisce negli Stati Uniti e si arruola nell’esercito. L’esperienza gli consentirà di apprendere l’arte di riparare macchine da scrivere, attività che poi rappresenterà il primo “business” di Commodore International.
Come testimonia la storia, l’azienda da lui fondata sarà in seguito una delle protagoniste principali dell’epopea degli “home computer” con Vic-20 , Commodore-64 , Commodore-128 e Amiga . Costretto a lasciare Commodore nel 1984, Tramiel passa ad Atari Inc. dove contribuisce alla rinascita della divisione consumer poi divenuta Atari Corporation.
Anche qui, il contributo del tecnologo è stato di importanza fondamentale per il business videoludico delle prime console domestiche e non solo: Atari 2600jr , Atari 7800 , Atari Lynx e Atari Jaguar (il “canto del cigno” a 64-bit spuri di Atari nel settore), sono tutte macchine che portano il “marchio” della supervisione di Tramiel, uno che per motto aveva la produzione di computer “per le masse e non per le classi”.
Alfonso Maruccia