Nevada, guida senza mani

Nevada, guida senza mani

Las Vegas ha iniziato a rilasciare i primi permessi per testare le nuove auto senza conducente. Google scalda i motori
Las Vegas ha iniziato a rilasciare i primi permessi per testare le nuove auto senza conducente. Google scalda i motori

Il Dipartimento Motorizzazione del Nevada ha concesso a Google il permesso di testare sulle proprie strade le “driverless car”, ossia le auto che si guidano da sole, senza alcun intervento dell’automobilista. Lo stato di Las Vegas aveva già approvato norme favorevoli a questo tipo di vetture lo scorso febbraio, e ora ha iniziato a rilasciare le prime licenze.

Una nota del Dipartimento sottolinea che le aziende che desiderano testare tali veicoli dovranno stipulare un contratto di assicurazione di 1 milione di dollari e fornire informazioni dettagliate sul luogo in cui verranno effettuati i test e sulle condizioni di sicurezza. Inoltre, in ogni fase delle prove, sono necessarie almeno due persone, di cui una al volante pronta a prendere il controllo del veicolo in caso di necessità.

Le robocar sono riconoscibili da una particolare targa di colore rosso, con impresso il simbolo matematico dell’infinito.

targa

“Ho pensato che il simbolo dell’infinito fosse il modo migliore per rappresentare l’auto del futuro”, ha detto il capo del Dipartimento Motorizzazione del Nevada, Bruce Breslow. “La targa di colore rosso sarà facilmente riconoscibile dagli utenti e dalle forze dell’ordine e verrà utilizzata solo per i veicoli di prova muniti di licenza. Quando i costruttori di veicoli autonomi inizieranno a venderle al pubblico, il simbolo dell’infinito apparirà su una targa di colore verde”.

Con questo provvedimento, lo stato del Nevada si pone all’avanguardia della ricerca e dello sviluppo della tecnologia motoristica. Dopo le prime sperimentazioni lungo autostrade, strade statali e nei quartieri, a Carson City e – naturalmente – Las Vegas, i vertici di Google e il Comitato di Revisione della Motorizzazione si sono incontrati per esaminare i piani di sicurezza, approntare la formazione dei dipendenti, studiare le funzioni del sistema e i dispositivi di segnalazione degli incidenti.

I test, ad ogni modo, non brilleranno certo per economicità: le aziende che vorranno sperimentare le proprie “auto intelligenti” dovranno sborsare da uno a tre milioni di dollari, a seconda del numero di macchine che si intende testare. Toyota aveva già fabbricato una Prius senza conducente, che ha suscitato l’entusiasmo dello stesso governatore del Nevada, Brian Sandoval. Anche Audi, Volkswagen e BMW stanno progettando auto simili e General Motors prevede che le robocar saranno di uso comune entro il 2020.

Cristiano Vaccarella

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Pubblicato il
8 mag 2012
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