Google, network neurali per i gattini

Google, network neurali per i gattini

Un progetto sperimentale di Mountain View studia le capacità di apprendimento dei network computerizzati. Dando loro in pasto video di gatti su YouTube, nel nome della scienza
Un progetto sperimentale di Mountain View studia le capacità di apprendimento dei network computerizzati. Dando loro in pasto video di gatti su YouTube, nel nome della scienza

Nasce nelle segrete stanze del suo “Laboratorio X” il nuovo progetto avanzato di Google, un simulatore di network neurale che studia l’intelligenza delle macchine – o per meglio dire la capacità di apprendimento di un cervellone virtuale fatto di freddo silicio e CPU ad alte prestazioni.

Il network costruito dai ricercatori di Mountain View è basato su 1.000 computer collegati in rete, per un totale di 16mila diverse unità computazionali: cotanta potenza è servita a Google per simulare il cervello umano , o meglio una parte della corteccia visiva del cervello.

Impostato il sistema, Mountain View ha poi dato in pasto al suo network neurale una gran messe di video su YouTube con protagonisti i felini domestici: come risultato, il network ha “riconosciuto” da solo il concetto di “gatto” dopo aver esaminato 10 milioni di immagini digitali feline all’interno dei video suddetti.

Visto il successo sperimentale del network, Google ha deciso di spostare il progetto dal laboratorio X alla divisione impegnata sulla ricerca web e servizi connessi. L’obiettivo è naturalmente sviluppare algoritmi di apprendimento computerizzati in grado di migliorare il search su grandi quantità di informazioni online.

Alfonso Maruccia

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Pubblicato il
26 giu 2012
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