Ricercatori tedeschi hanno messo a punto la “aerografite”, una sostanza super-leggera che più leggera davvero non si può, capace di battere ogni precedente record di leggerezza e potenzialmente promettente per applicazioni nanotecnologiche ed elettroniche.
All’esterno l’aerografite sembra una spugna nera e porosa, ma in realtà si tratta di una sostanza solida composta al 99,99 per cento di aria mentre il restante volume è occupato da tubi di carbonio cavi “coltivati” su scala micro e nanoscopica.
L’aerografite batte il precedente record di leggerezza stabilito dal micro-reticolo metallico (una densità di soli 0,9 milligrammi per centimetro cubo), a sua volta uscito trionfante sull’ aerogel e il suo 99,9 per cento di volume composto da pura e semplice aria.
Non stupisce, vista la particolare composizione del materiale, che l’aerografite sia in grado di resistere a una compressione pari a 1.000 volte il suo peso mantenendo la capacità di ritornare alle sue dimensioni originarie. Il materiale è inoltre capace di sostenere un peso 35 volte superiore a quello sostenuto da una medesima massa formata da aerogel, dicono i ricercatori.
L’aerografite è super-leggera, super-resistente ed è anche un buon conduttore di elettricità: per questo suo notevole mix di qualità già si pensa ad applicazioni pratiche che vanno da batterie capienti e ultra-leggere a tecnologie spaziali, nanotecnologia (MEMS), shielding elettrico e altro ancora.
Alfonso Maruccia