Craigslist, violazioni da mappare

Craigslist, violazioni da mappare

Il sito di annunci distribuisce denunce a pioggia nei confronti di servizi che dovrebbero aiutare a geolocalizzare le sue inserzioni. Si approprierebbero indebitamente dei dati degli utenti
Il sito di annunci distribuisce denunce a pioggia nei confronti di servizi che dovrebbero aiutare a geolocalizzare le sue inserzioni. Si approprierebbero indebitamente dei dati degli utenti

Craigslist ha fatto seguire ad una lettera di diffida una denuncia per violazione dei termini di contratto contro il sito PadMapper .

PadMapper offre un servizio collegato a Craigslist con la promesso di “rendere meno schifosa la caccia all’appartamento”: in pratica posiziona su una cartina le offerte di affitto e vendita inserite sul sito di annunci. Per farlo, tuttavia, ricorre naturalmente ai dati raccolti e agli annunci caricati dagli utenti di Craigslist: questi vengono semplicemente inseriti in una grafica e un’interfaccia decisamente meno scarna di quella del sito di annunci.

Per questo Craigslist l’ha denunciata per infrazione di contratto, violazione di marchio e competizione illecita e per gli stessi motivi ha nominato nella denuncia anche la startup di San Francisco 3taps, che allo stesso modo (ed esplicitamente ) impiega i suoi dati, e altri sviluppatori di piccoli siti , nonché di browser plugin come Ziink’s Craigslist helper.

Craigslist sembra stia cercando di individuare e portare in tribunale tutti quei soggetti che impiegano a fini di lucro le sue inserzioni, ma anche tutti coloro che rinviano i contatti alle sue pagine, nonostante rappresentino un volano per il traffico.

Il CEO di Craigslist Kim Buckmaster non ha commentato direttamente la vicenda, ma il fondatore del sito Craig Newmark ha detto di avere una “cultura da sempre orientata alla community”, auscultando la quale emergerebbe che “le persone non vogliono che i propri post siano utilizzati da altri per profitto”.

3Taps ha riferito di sentirsi autorizzata in quanto raccoglie tali dati dalle cache di Google e non direttamente da Craigslist. “Questa è la differenza – spiega – in pratica facciamo crawling à la Google “. Convinta della liceità del proprio servizio, ha condiviso le proprie API a PadMapper stessa che, dopo essersi sentita costretta a rimuovere il suo servizio in seguito alla diffida di Craigslist, ha deciso di sfruttarle per tornare online.

I termini di utilizzo della licenza del sito di inserzioni, in realtà, parlano chiaro e non sembrerebbero offrire alle due tale spazio di manovra: “Qualsiasi copia, aggregazione, distribuzione, rappresentazione o uso derivato dei dati e dei contenuti postati su Craiglist, sia fatti direttamente che tramite intermediari (inclusi ma non limitati a mezzi come spider , crawler , scraper e feed RSS, è proibito”.

Il fondatore di PadMapper, peraltro, ha riferito altresì di aver cercato di raggiungere un accordo con Craigslist, che si è tuttavia dimostrata non interessata.

Claudio Tamburrino

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Pubblicato il
25 lug 2012
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