Honda testa la deambulazione robo-assistita

Honda testa la deambulazione robo-assistita

La società nipponica pronta a una prova su strada delle sue tecnologie robotiche per la deambulazione assistita, derivate da Asimo e promessa della cura hi-tech agli anziani nel Sol Levante
La società nipponica pronta a una prova su strada delle sue tecnologie robotiche per la deambulazione assistita, derivate da Asimo e promessa della cura hi-tech agli anziani nel Sol Levante

Honda ha in programma un test “dal vivo” della sua tecnologia di Stride Management Assist ( SMA ), un apparato robotico derivato dalla ricerca sin qui svolta su Asimo – l’automa giapponese per eccellenza . SMA promette di favorire la cura degli anziani e anche di restituire (parzialmente) funzionalità di deambulazione a chi ne fosse stato privato.

La prova su strada dell’apparato SMA avverrà di concerto con il Centro Nazionale per la Geriatria e la Gerontologia, il quale metterà alla prova 40 unità dell’esoscheletro robotico su altrettante persone in età avanzata affette da limitazioni nell’abilità motoria.

Una unità SMA funziona da “stimolatore” della deambulazione, spingendo e assistendo la parte superiore delle gambe secondo gli ordini impartiti da un computer integrato (assieme alle batterie) nello zainetto a corredo. Il dispositivo ha una autonomia operativa di un paio d’ore (a una velocità di crociera di 4,5 chilometri orari) ed è disponibile in tre diverse misure.

Honda spiega che il microchip integrato nell’esoscheletro è in grado di misurare la frequenza del battito cardiaco e di aggiustare il comportamento dell’apparato di conseguenza. I benefici del suo utilizzo includerebbero il miglioramento delle performance nelle camminate “naturali” (quelle cioè senza assistenza robotica) e il ripristino dell’abilità di muoversi sulle proprie gambe in alcuni tipi di soggetti.

Alfonso Maruccia

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Pubblicato il
2 ago 2012
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