Lo US Government Accountability Office ( GAO ), la sezione investigativa del Congresso di Washington, ha chiesto all’autorità statunitense che vigila sulle comunicazioni, FCC ( Federal Communications Commission ), di rivedere i limiti per l’esposizione a radiofrequenze da telefoni cellulari .
Quello degli effetti e delle trasmissioni dei telefonini è un argomento caldo negli Stati Uniti: oltre a quest’ultimo intervento governativo, è recentemente passata in discussione una legge che obbliga i produttori ad etichettare con un avvertimento in stile tabacchi le scatole dei dispositivi cellulari, indicando il livello di radiazioni cui espongono il corpo dei loro utenti.
A convincere GAO a chiedere una revisione dei limiti è stato lo studio da essa condotto in materia che, pur non dimostrando effetti diretti dell’esposizione alle radiofrequenze sulla salute umana, spinge ad ulteriori osservazioni e a rivedere in via cautelare il livello massimo di radiazioni stabilito ormai nel lontano 1996 da FCC.
Da allora, d’altronde, è profondamente cambiato il tempo che gli utenti passano a stretto contatto con i dispositivi cellulari, nonché il modo in cui essi vengono utilizzati: per esempio la diffusione degli smartphone ha diminuito il numero di chiamate, ma aumentato il tempo di impiego e le abitudini si sono mutate con le dimensioni dei device incrementando il tempo che essi sono tenuti in tasca.
Claudio Tamburrino