Amazon e l'account Kindle scomparso

Amazon e l'account Kindle scomparso

Il retailer statunitense chiude all'improvviso l'account di una lettrice norvegese. Il motivo? Il suo profilo sarebbe direttamente collegato ad un secondo account in violazione delle policy
Il retailer statunitense chiude all'improvviso l'account di una lettrice norvegese. Il motivo? Il suo profilo sarebbe direttamente collegato ad un secondo account in violazione delle policy

Un senso opprimente di frustrazione sulle dita di Linn, utente norvegese del gigante della distribuzione Amazon. Un messaggio di posta elettronica viene scritto e inviato alla società di Jeff Bezos, in seguito alla chiusura improvvisa del suo account per l’acquisto di ebook sul dispositivo di bandiera Kindle .

Tutti gli ordini già effettuati dalla donna sono stati cancellati, per un e-reader divenuto di colpo completamente inutile. La risposta arriva via email da Michael Murphy, nella divisione customer relations di Amazon.co.uk: “Abbiamo scoperto che il suo account è direttamente collegato ad un secondo, precedentemente chiuso per abuso delle nostre policy”.

Profondo stupore da parte di Linn, che avrebbe da sempre sfruttato un solo account per acquistare libri in formato elettronico su Kindle . “Probabilmente lo potete confermare attraverso la cronologia dei miei acquisti” – risponde l’utente di Amazon – E comunque io uso amazon.com e non co.uk , non è forse diverso?”.

Lo scambio di missive tra la donna e Michael Murphy diventa sempre più confuso. L’ executive di Amazon spiega a Linn che la stessa società statunitense non può fornire informazioni dettagliate sul presunto collegamento tra i due account . “Mi spiace informarla che il suo profilo non verrà più riaperto”, chiude Murphy.

C’è chi sottolinea come il caso di Linn rappresenti il peggiore dei meccanismi di tipo DRM. Il presunto collegamento ad un account in violazione delle policy porterebbe alla scomparsa di tutti i libri acquistati dall’utente , senza spiegazioni dettagliate e con la sola possibilità di ricorrere in tribunale.

Si ricorda infatti il caso del 17enne Justin D. Gawronski, che aveva denunciato i produttori di Kindle per la rimozione improvvisa di una copia del romanzo di Orwell 1984 . Nell’ottobre 2009, Amazon aveva accettato di pagare una somma pari a 150mila dollari con tanto di scuse all’utente. Il retailer si era anche impegnato a non cancellare alcun testo a meno che una sentenza lo imponesse.

Mauro Vecchio

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Pubblicato il 23 ott 2012
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