L’obiettivo di Peacock Imports e della sua campagna di crowdfunding su Indiegogo è chiaro: la società intende sviluppare un “Vero Tablet Linux”, un dispositivo con touch-screen (ma anche no) che sia “libero da Google e dalle restrizioni di Android” e sia venduta a un costo “ragionevole”.
La linea di “Veri Prodotti Linux” si chiama PengPod , e ha alla base il sistema SoC (System-on-a-chip) Allwinner A10: il chip ARM garantisce la disponibilità comune di un Core ARM Cortex A8 a 1,2 GHz, una GPU MALI400MP per accelerare le librerie OpenGL ES 2.0, un controller di memoria DDR3 (1 GB al massimo), accelerazione video in Full HD, USB 2.0, storage SATA II (3 Gbps), rete Ethernet 10/100 e “molto altro”.
Faranno parte della famiglia PengPod i due tablet PengPod700 e PengPod1000 da 7″ e 10″, lo stick “mini-PC” PengStick e prodotti accessori che Peacock Imports intende realizzare solo nel caso in cui gli obiettivi della campagna di raccolta fondi raggiunga certi risultati.
Per quanto riguarda i tablet, l’utente può scegliere se fare il boot da Android 4.0 o una distro custom di Linux: la disponibilità hardware include 1 GB di RAM, 8 GB di storage ROM e 32 GB di storage espandibile, connessioni USB, connettività wireless (WiFi), possibilità di collegare il dispositivo a un monitor esterno tramite HDMI, videocamere installate sul fronte (0,3 MP) e sul retro (1,3 MP).
Al PengStick mancano il monitor, le fotocamere e il jack per l’audio, ma per il resto la configurazione hardware è la stessa se si esclude una quantità dimezzata per lo storage interno (4 GB invece di 8). La risoluzione massima supportata per il monitor esterno è 1080i (HD Ready).
I prezzi? Economici, sostiene Peacock: a parte i contributi “simbolici” per far sì che la campagna raggiunga l’obiettivo economico prefissato (49mila dollari), un PengStick costerà 85 dollari mentre i due tablet costeranno 85 dollari (PengPod700) e 185 dollari (PengPod1000). Qualora la campagna di raccolta fondi abbia successo, l’obiettivo di Peacock Imports è spedire le prime unità “True Linux” a partire dal 13 gennaio 2013.
Alfonso Maruccia