La World Conference on International Telecommunications (WCIT) di Dubai è sotto attacco hacker, ha denunciato ITU: l’agenzia ONU per le telecomunicazioni sostiene di essere caduta vittima di ignoti che hanno causato disservizi e connessioni malfunzionanti per un paio d’ore durante lo scorso giovedì.
I disservizi sono stati notevoli , dice ITU, per via del fatto che la conferenza WCIT è stata pensata per essere “paperless”: mettendo fuori gioco la connessione, gli ignoti attaccanti hanno così impedito alla società civile, ai media e alle altre “parti interessate” di accedere alle informazioni online e alle news fresche di giornata provenienti dal meeting.
Al momento non ci sono accuse precise, dice l’agenzia ONU, ma solo sospetti per via di certi hashtag (“#OpWCIT”) piuttosto attivi nel periodo temporale in cui i server sono finiti sotto attacco. Un’indagine è in corso, sostiene l’organizzazione, mentre l’incidente in sé non farebbe altro che confermare l’importanza della cybersicurezza e della necessità di un (tecno) controllo più stringente della rete delle reti telematiche mondiali.
L’attacco ai server e al sito ufficiale di ITU non ha ancora un volto ben preciso, ma i sospetti cominciano a formare un’immagine inequivocabile: ancora una volta sarebbe stata una frangia di Anonymous ad agire, dicono gli esperti e i bene informati, con il collettivo hacktivista impegnato in una prima, limitata sortita in vista di quello che dovrebbe essere l’attacco vero e proprio.
Alfonso Maruccia