Stampa 3D, armi non ammesse

Stampa 3D, armi non ammesse

Makerbot agisce dopo i fatti di Newtown: un file di progetto per stampare il componente di un'arma da fuoco viene rimosso da una wiki tematica. Le condizioni d'uso lo vietano, la rimozione è di stampo educativo
Makerbot agisce dopo i fatti di Newtown: un file di progetto per stampare il componente di un'arma da fuoco viene rimosso da una wiki tematica. Le condizioni d'uso lo vietano, la rimozione è di stampo educativo

Makerbot non ci sta a passare per azienda promotrice della stampa di armi 3D, e per meglio dimostrarlo è passata ai fatti rimuovendo un articolo sulla sua wiki di file di progetto da usare per la fabbricazione in casa di oggetti.

Quello di Makerbot è il secondo caso recente di “incidente” riguardante le capacità della stampa 3D e la protezione produzione domestica di armi da fuoco, un caso che arriva a brevissima distanza dai fatti di sangue nella scuola elementare di Newtown nello stato USA del Connecticut.

Anche se la purga arriva in seguito alla strage di Newtown, dice la società, rimuovendo il progetto per la stampa 3D di un componente del fucile semiautomatico AR15 Makerbot non ha fatto altro che affermare i principi delle condizioni d’uso della sua wiki.

Tali condizioni vietano espressamente la promozione di attività illegali o la condivisione di progetti atti a creare “armi, materiali illegali” e altre cose “discutibili”, dice Makerbot, e i recenti eventi statunitensi non hanno fatto altro che fornire lo stimolo per prendere decisioni “immediate” enfatizzando nel contempo il focus della wiki nella promozione di prodotti con un “impatto di tipo positivo”.

Alfonso Maruccia

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Pubblicato il
21 dic 2012
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