Un nuovo sensore digitale per fotocamere e smartphone capace di manipolare la messa a fuoco in fase di post-produzione: ci sta lavorando Toshiba, che nel 2013 vuole dare battaglia al nuovo gadget “cool” della fotografia hi-tech che va sotto il nome di Lytro .
In maniera non dissimile alla succitata fotocamera messa in commercio qualche mese fa, il sensore TCM5115CL di Toshiba è dotato di una serie di micro-lenti (500mila, per la precisione) posizionate davanti al sensore vero e proprio (5x7mm). Nel complesso, il “package” si presenta come un cubo con lato da 1 cm che è possibile integrare in dispositivi mobile e fotocamere digitali.
Il sensore cattura i “piani di luce” di una scena, immagazzinando le proprietà luminose di tutti i soggetti catturati con lo scatto deputando poi al software – e quindi all’utente – la possibilità di scegliere chi o cosa mettere a fuoco prima di esportare il file fotografico vero e proprio. Che Toshiba possa riuscire laddove Lytro ha fallito, vale a dire nella qualità dell’immagine e nella capacità di manipolare in maniera realmente tridimensionale (e senza limiti) la scena catturata dallo scatto?
Cattura dei piani di luce a parte, TCM5115CL è un sensore CMOS da 20 Megapixel retroilluminato capace di registrare 60 frame al secondo in Full HD (1920×1080 pixel) e 100 fps a 720p. Toshiba avvierà la realizzazione di sample a gennaio 2013, mentre per agosto è prevista la produzione di massa.
Alfonso Maruccia