Windows 8, domanda debole e un tocco di ottimismo

Windows 8, domanda debole e un tocco di ottimismo

Segnali contrastanti arrivano dall'industria asiatica dei PC, costretta a fare i conti con una richiesta non particolarmente entusiasta di sistemi Windows 8. Ma è ancora presto per definire l'OS un flop, dice Acer
Segnali contrastanti arrivano dall'industria asiatica dei PC, costretta a fare i conti con una richiesta non particolarmente entusiasta di sistemi Windows 8. Ma è ancora presto per definire l'OS un flop, dice Acer

Ancora brutte notizie per Windows 8, l’OS Microsoft che ha cominciato la sua avventura commerciale lo scorso 26 ottobre: dall’Asia arrivano segnali del fatto che le piastrelle del nuovo Windows 8 non farebbero affatto bene al mercato dei Personal Computer.

È Masami Yamamoto, presidente di Fujitsu, a dichiarare che la richiesta di sistemi Windows 8 da parte dei consumatori è “debole”, più debole del previsto, e contribuirà – assieme alle condizioni economiche negative soprattutto in Europa – alla riduzione dei PC commercializzati nell’anno fiscale di un milione di unità rispetto ai 7 milioni previsti in precedenza.

Le dichiarazioni di Yamamoto fanno il paio con le stime negative di NPD, che rilevano una contrazione del 21 per cento nelle vendite di Windows e confermano la scarsa attrattiva dell’ultima versione dell’OS a finestre a piastrelle e la mancanza di quell’effetto traino da molti atteso nell’industria informatica.

Windows 8 è un flop capace di eclissare l’insuccesso di Vista? Secondo l’opinione del presidente di Acer è ancora presto per dirlo: certo, la divisione USA del produttore taiwanese conferma “l’avvio lento” delle vendite dei nuovi sistemi touch-friendly , ma Jim Wong è convinto del fatto che le “innovazioni” di Windows 8 necessiteranno di un certo periodo di rodaggio prima di passare l’insindacabile giudizio degli acquirenti.

Alfonso Maruccia

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Pubblicato il
2 gen 2013
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