Lanciato un nuovo Anonymous Remailer

Lanciato un nuovo Anonymous Remailer

Lo annuncia il Progetto Winston Smith, attivo nel supporto alla realizzazione di servizi per la privacy digitale, dai nodi Freenet agli Pseudonym Server e oltre. Il nuovo remailer accessibile anche da web
Lo annuncia il Progetto Winston Smith, attivo nel supporto alla realizzazione di servizi per la privacy digitale, dai nodi Freenet agli Pseudonym Server e oltre. Il nuovo remailer accessibile anche da web


Roma – Il Progetto Winston Smith , nell’ambito dell’iniziativa “P&ace” (Private & Anonymous Communication for Everyone) ha annunciato insieme a Futureworlds.it la messa in rete di Futurew , un nuovo anonymous remailer di tipo II (Mixmaster). L’accesso al remailer è possibile, oltre che con gli appositi client, anche via connessione web protetta.

Secondo il Progetto, che collabora e supporta chi desidera realizzare risorse pubbliche per la e-privacy (nodi Freenet, Anonymous Remailer, Pseudonym Server ecc.), in questo momento i remailer situati nel territorio degli Stati Uniti “non possono essere più considerati affidabili, a causa delle leggi che limitano ed in certi casi annullano il diritto alla privacy ed alla riservatezza delle comunicazioni”.

I promotori del Progetto sembrano temere che siano in corso, negli USA, una serie di azioni di censura dei remailer. “Non è certamente un caso – affermano – che il remailer “storico” lcs , installato presso il Massachusetts Institute of Technology, sia fuori servizio senza spiegazioni da settimane, e che la maggior parte dei riferimenti ad esso siano scomparsi dai siti del M.I.T.”.

Anche 6 degli 8 pseudonym server esistenti si trovano secondo il Progetto nella stessa situazione. “Gli altri due – spiegano – sono in Italia, ma le loro performance sono per ora insufficenti e gli stessi indirizzi del Progetto, che si trovavano sul server del MIT, non sono quindi più operativi, e la corrispondenza tra le persone avviene attualmente attraverso la mail list e-privacy “.

“I remailer situati nei paesi dell’Unione Europea – continuano i promotori del Progetto – devono prendere in carico la fornitura di posta privata, che appare più che mai necessaria”.

In un momento molto difficile per i diritti individuali in rete, è significativo che, mentre la dimensione della rete dei remailer (attualmente 60, di cui solo 30 pienamente operativi) è cresciuta solo del 30% dall’inizio del 2002, il numero dei remailer italiani sia passato nello stesso periodo da 5 a 9, di cui 6 pienamente operativi.

“Il Progetto Winston Smith – hanno dichiarato i promotori del nuovo remailer – è stato direttamente coinvolto, dalla semplice consulenza al completo setup, nella realizzazione di 4 dei 9 remailer italiani; siamo lieti che l’iniziativa P.&.a.c.e. sia finalmente decollata, e ci auguriamo che questo rappresenti solo un inizio”.

In cantiere sono già numerosi altre iniziative, tra le quali la creazione di altri remailer tipo II e tipo III, quella di pseudonym server nel territorio della UE nonché la realizzazione di nuovi nodi e gateway Freenet, rete di importanza fondamentale che in questo momento attraversa un periodo problematico.

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Pubblicato il
3 ott 2003
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