Per cinque anni gli utenti di Wikipedia hanno fantasticato sulla leggendaria battaglia di Bicholim, uno scontro durissimo tra il Portogallo e l’impero indiano dei Maratha. Svoltosi dal 1640 al 1641, lo storico conflitto è stato documentato a fondo dagli editor della popolare enciclopedia libera, con tanto di fonti universitarie e lo status voce di qualità acquisito dal luglio del 2007 .
Non particolarmente convinto della ricostruzione storica in oltre 4mila parole, il misterioso wikipediano ShelfSkewed ha deciso di approfondire , consultando meglio le fonti utilizzate nell’articolo. “Dopo attente considerazioni e qualche ricerca, sono giunto alla conclusione che quest’articolo è una bufala – ha spiegato ShelfSkewed – una bufala brillante e ben elaborata, ma comunque una bufala”.
In sostanza , nessuna fonte alternativa a quella di Wikipedia è riuscita a confermare la reale esistenza della battaglia di Bicholim . Persino i documenti citati nell’articolo – un volume di Mark Thompson pubblicato nel 1996 dalla Oxford University Press – sarebbero stati inventati di sana pianta. In soldoni, un tiro mancino da parte di uno o più editor, uno scherzo che ha tratto in inganno Wikipedia e Wikipediani per anni. Si tratta di uno smacco per l’enciclopedia online, che considera le bufale un atto di vandalismo punito con il blocco degli account per gli editor, che tuttavia è stato arginato dagli stessi partecipanti alla sua redazione.
Nel frattempo, tuttavia, uno studio pubblicato dai ricercatori della University of Minnesota ha testimoniato l’apparentemente inesorabile declino nel numero complessivo di collaboratori o editor di Wikipedia, scesi dai 56mila del 2007 ai 35mila alla fine dello scorso dicembre . Un calo che andrà valutato con attenzione nel medio-lungo periodo.
Mauro Vecchio