USA, via i pornoscanner dagli aeroporti

USA, via i pornoscanner dagli aeroporti

La TSA annuncia la risoluzione del contratto con Rapiscan, con la prevedibile conseguenza dell'abbandono degli scanner ai raggi X installati presso gli imbarchi aeroportuali. Gli scanner millimetrali, invece, restano
La TSA annuncia la risoluzione del contratto con Rapiscan, con la prevedibile conseguenza dell'abbandono degli scanner ai raggi X installati presso gli imbarchi aeroportuali. Gli scanner millimetrali, invece, restano

Dalla Transportation Security Administration arriva la notizia della risoluzione del contratto con Rapiscan, la discussa società produttrice degli altrettanto discussi scanner ai raggi X usati negli aeroporti statunitensi. Gli scanner verranno installati altrove e Rapiscan pagherà le spese.

La decisione di TSA mette fine a una storia di polemiche, iniziative legali e dibattiti sulla pericolosità degli scanner aeroportuali ai raggi X (anche noti come “backscatter”), costantemente presi di mira dalle associazioni in difesa della privacy e in ultima istanza dallo stesso Congresso americano.

In realtà, il contratto tra Rapiscan e TSA non è stato cancellato per presunti (e ancora ignoti ) pericoli per la salute dei passeggeri “scannerizzati”, quanto piuttosto per l’incapacità di Rapiscan di rispettare un mandato del Congresso che imponeva l’implementazione di un software maggiormente rispettoso della privacy degli utenti.

Rapiscan non è stata in grado di implementare il nuovo software in tempo, e ora la TSA ha deciso di smantellare i 174 scanner già installati. L’accordo prevede che sia l’azienda ad accollarsi le spese di smantellamento, mentre gli interessi commerciali di Rapiscan sono salvaguardati dal fatto che la TSA installerà i pornoscanner in ambiti (federali) meno “sensibili” alle polemiche e all’attenzione del pubblico.

L’eliminazione dei pornoscanner dagli aeroporti non implica la completa estinzione di questo genere di tecnologia di monitoraggio sui passeggeri da e verso gli Stati Uniti: in luogo di quelli ai raggi X, la TSA ha già avviato l’adozione dei nuovi scanner millimetrali – più sicuri e rispettosi della privacy, almeno in teoria.

Alfonso Maruccia

Link copiato negli appunti

Ti potrebbe interessare

Pubblicato il
22 gen 2013
Link copiato negli appunti