L’ennesima retata contro le piattaforme dello streaming tricolore, ormai impelagate in uno scontro durissimo con l’industria dell’intrattenimento audiovisivo. In esecuzione di un’ingiunzione ordinata dal Tribunale di Viterbo, la Guardia di Finanza di Arezzo ha sequestrato il dominio filmsenzalimiti.it , per violazione dell’art. 171-ter della legge 633/1941 sulla protezione del diritto d’autore e di altri diritti connessi al suo esercizio.
Sconforto tra gli utenti della piattaforma, attirati da un vasto catalogo di film suddivisi per genere, a libera disposizione in modalità streaming sul web. Sulla pagina Facebook del sito si può semplicemente leggere: “ciò che è senza limiti, rimane senza limiti”. Al di là della filosofia spicciola, il sito rimane inaccessibile dall’Italia, fonte principale di traffico secondo i dati offerti dalla società d’analisi Alexa .
Con una media di quasi 8 pagine uniche visualizzate ogni giorno da un singolo utente, Film Senza Limiti poteva godere di un flusso di traffico proveniente al 94 per cento dal Belpaese . Una percentuale che, di fatto, ha provocato il tracollo del sito una volta sottoposto a sequestro dalle Fiamme Gialle del comune toscano. Permane il mistero su eventuali procedimenti legali a carico dei suoi amministratori.
Nel disclaimer del sito, gli stessi gestori avevano sottolineato come i contenuti presenti fossero ospitati su server esterni, così come il player per la visione dei film in streaming . “Per eliminare definitivamente un film bisogna far richiesta al servizio che lo ospita e che ha la responsabilità dei propri video, non a noi, perché noi non violiamo alcuna legge di copyright ma raccogliamo i film della rete e non disponiamo di alcun download interno o esterno che sia”, si leggeva ancora nell’avviso agli utenti.
Creato nell’ottobre 2011, Film Senza Limiti era nato per superare il famoso limite dei 72 minuti imposto dal vecchio Megavideo per la visione in streaming delle opere cinematografiche o dei serial televisivi. Dai portali dello sport freedocast e mips al serial releaser SiDCrew , i finanzieri d’Italia hanno notevolmente aumentato il numero dei sequestri per violazione del diritto d’autore.