A poco più di un anno dalla presentazione della piattaforma Medfield , Intel usa il palco del Mobile World Congress di Barcelona per dare una verniciata di nuovo alla sua linea di CPU SoC (System-on-Chip) per smartphone con Clover Trail+ . Di smartphone fatti e finiti, al momento, si parla ancora poco.
Clover Trail+ usa lo stesso processo produttivo di Medfield (32 nm) e comprende tre diverse CPU Atom variamente “accessoriate”, vale a dire Atom Z2520, Atom Z2560 e Atom Z2580. Le CPU si differenziano per il clock (da 1,2 GHz a 2,0 GHz) e per la potenza della componente GPU (da 300 MHz a 533 Mhz con funzionalità “Boost”), ma sono accomunati dalla configurazione multi-core (dual-core) e dal supporto alla tecnologia Hyperthreading per un totale di 4 thread eseguibili in contemporanea.
Intel spiega che la CPU Clover Trail+ più performante (Atom Z2580+GPU SGX 544MP2) supporta la decodifica video in Full HD (1080p) a 30 frame al secondo, e una fotocamera a 16 Megapixel capace di scattare in modalità “burst” con un frame rate di 15 fps (con risoluzione a 8 Megapixel).
Nelle parole del vice-presidente di Intel Hermann Eul, la seconda generazione di SoC per smartphone di Chipzilla “fornisce il doppio delle performance di calcolo e fino a tre volte le capacità grafiche, il tutto mantenendo un basso livello di consumo”.
La piattaforma Clover Trail+ è capace di supportare schermi con risoluzione massima di 1900×1200 pixel, e Intel conferma la presenza di una CPU Atom Z2580 all’interno dello smartphone K900 di Lenovo . A parte questo, di nuovi smartphone Atom presentati pubblicamente in quel di Barcelona non vi è traccia.
In attesa di prodotti tangibili, però, il chipmaker statunitense tiene a confermare la sua capacità di guardare al futuro con una timeline ufficiale: entro la fine dell’anno Clover Trail+ lascerà il posto a Bay Trail , primo SoC prodotto con il “nuovo” processo produttivo a 22 nanometri (già usato per le CPU desktop da qualche anno a questa parte) che sancirà l’abbandono della tecnologia Hyper-Threading in favore di una configurazione quad-core nativa. Miglioramenti notevoli, ovviamente, si prospettano anche sul fronte dei consumi energetici, ancora più contenuti di quelli degli attuali Atom per mobile.
Alfonso Maruccia