È bastata una incompatibilità fra due versioni diverse del software di “mining” per far crollare di valore Bitcoin sui servizi di scambio online. Un singolo blocco della moneta digitale con forte vocazione alla crittografia era arrivato a valere ben 48 dollari, ma il baco ne ha fatto cadere la quotazione fino a 37.
Il problema è scaturito dalla distribuzione di una nuova versione del software per il mining della moneta P2P (la 0.8), incompatibile con quella precedente (0.7): un sistema impegnato a processare Bitcoin con la 0.7 si è bloccato durante l’autenticazione con il blocco successivo processato con la versione più recente, e il risultato finale è stato un vero e proprio “fork” dei due processi di calcolo che ha poi provocato la perdita di un quarto di valore della moneta virtuale.
Mt. Gox , uno dei servizi di scambio Bitcoin più popolari, è stato costretto a interrompere le operazioni sino a ulteriore comunicazione. Lo sviluppatore del sistema di valuta P2P, nel mentre, ha suggerito di non installare la versione 0.8 del software finché l’incompatibilità non verrà corretta.
A parte i problemi al codice, l’interesse per Bitcoin cresce di pari passo alle quotazioni online : i dipendenti dell’Internet Archive chiedono di essere pagati (in parte) in moneta P2P , e cyber-criminali si sono industriati con l’ingegneria sociale per rubare una quantità di Bitcoin pari in valore a 12mila dollari USA.
Alfonso Maruccia