Intel vara l'era Android x86

Intel vara l'era Android x86

Una prima release alpha con supporto a UEFI. E dual boot con Windows 8. L'OS mobile di Google si prepara a una piena compatibilità con l'hardware di Santa Clara
Una prima release alpha con supporto a UEFI. E dual boot con Windows 8. L'OS mobile di Google si prepara a una piena compatibilità con l'hardware di Santa Clara

L’ Open Source Technology Center di Intel ha rilasciato la prima versione alpha (anzi: pre-alpha) di Jelly Bean con ottimizzazioni specifiche per la piattaforma x86 ( android-4.2.2_r1-ia0 ). Si tratta di una distribuzione Android con caratteristiche adatte a essere installata su device a base Intel (come gli apparecchi touch di nuova generazione che montano Windows 8), versione che la stessa azienda di Santa Clara ha contribuito attivamente a sviluppare per ampliare l’appetibilità della propria piattaforma hardware per il mercato mobile.

Non si tratta naturalmente del primo esempio di Android che gira su chip Intel: già lo scorso anno Motorola aveva prodotto e venduto il Razr i con Android 4.0 (Ice Cream Sandwich), ma in questo caso si tratta di una release più generica e recente ( monta kernel Linux 3.8.0), nonché funzionale a sviluppare apparecchi che non siano il frutto di partnership specifiche che prevedano la partecipazione attiva del chipmaker statunitense.

Nelle note di rilascio viene citato esplicitamente l’ Acer W700 come esempio di prodotto compatibile con questa versione di Android: si tratta in questo caso di uno slate con touchscreen che monta processore Core i3 e grafica integrata, in tutto e per tutto simile alla struttura base di un notebook recente. Di default il prodotto monta Windows 8, e l’installer Android realizzato da Intel permette di modificare la tabella partizioni e mettere in piedi un dual-boot Android/Windows sul device. Intel chiarisce che questa release ha problemi col Bluetooth e non supporta più configurazioni BIOS vecchio tipo

La novità principale è proprio il supporto UEFI : l’integrazione di questa tecnologia consente a Intel di proporre Android e la propria piattaforma hardware come abbinamento possibile per sviluppare prodotti destinati al mercato consumer, anche non necessariamente smartphone. L’adozione di un dual-boot che metta assieme l’OS Microsoft e quello Google permetterebbe agli acquirenti di giovarsi dei vantaggi di entrambi gli ecosistemi, optando per l’uno o per l’altro a seconda del contesto in cui si trovino ad operare.

Luca Annunziata

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Pubblicato il
14 mar 2013
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